DIALOGO FRA PASSATO E PRESENTE AL MUSAS DI SANT'ARCANGELO 25 gennaio 2018 la Repubblica
Per una domenica all'insegna della cultura vale la pena visitare la nuova mostra del Museo Storico Archeologico di Santarcangelo (Musas), "Unearth. Portare alla luce", l'esposizione dei due artisti visivi Eron e Andreco.
Il progetto, in forma di intervento diffuso, dialoga con la collezione permanente, composta da dipinti che vanno dal tardo Medioevo all'Ottocento e da reperti archeologici compresi tra il Paleolitico e l'età romana.
Il titolo, Unearth, letteralmente "dissotterrare", e quindi "portare alla luce", rimanda anche all'idea di ritrovamento, rappresentando uno dei fil rouge che gli artisti hanno seguito durante l'allestimento, scoprendo via via le raccolte del museo e mescolandole con i propri interventi, che a loro volta il visitatore deve lentamente rintracciare.
L'assenza di una reale separazione tra il piano storico e quello contemporaneo consente un approccio non razionale, di disorientamento e inabissamento, fondato sulla seduzione, sull'attenzione e su un tempo aperto.
Consapevoli che "non esiste luce della conoscenza senza l'ignota oscurità", Eron e Andreco si concentrano su ciò che è celato, sull'oscuro, sul magico e sul misterioso, indagandone gli aspetti scientifici e poetici.
Affascinati dal reperto archeologico che deve ancora essere dissotterrato, dalla storia che sta dietro alla realizzazione di un dipinto, dal signifi cato dell'oggetto simbolico e più in generale dalla strada per la conoscenza, i due artisti disseminano così le loro opere lungo i tre piani del museo, fra le teche e le pareti, ricercando una forte armonia e una mimesi tra spazi e presenze.
Un gioco fra antico e contemporaneo che affascina gli spettatori e riaccende l'interesse per gli antichi reperti, in una modalità davvero interessante.
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