Quistello. Chiesa saccheggiata, rubati il crocifisso e la reliquia del santo Francesco Romani Gazzetta di Mantova 27/4/2017
QUISTELLO. Ancora ladri a saccheggiare le chiese chiuse per il terremoto del 2012. Dopo quella di Bondeno di Gonzaga, dove è sparito un intero coro ligneo, ora è la volta della parrocchiale di Quistello, dove a breve partirà il cantiere di recupero e dove i ladri si sono portati via il grande crocifisso ligneo del catino dell’abside alto due metri con l’intera cornice della nicchia e una statua di Madonna bambina. Si sono poi impossessati del più prezioso bene religioso della chiesa: la reliquia di San Bartolomeo, l’apostolo al quale è dedicato l’edificio di culto e che è anche il santo patrono del paese. Non è individuabile con precisione il periodo della sparizione dei beni. Secondo la supposizione più fondata, sarebbe da far risalire ai primi mesi di quest’anno in concomitanza temporale con l’arrivo dall’estero di alcuni “Urban explorer” chiamati anche “speleologi urbani”. Si tratta di singoli o gruppi che si dedicano per hobby all’esplorazione e alla documentazione fotografica di strutture costruite dall’uomo (fabbriche, ospedali, chiese ecc), andate in rovina e abbandonate. Ed è proprio grazie al confronto fra alcune di queste foto scattate in modo abusivo che si è giunti alla scoperta della sparizione sulla quale stanno indagando i carabinieri dopo la denuncia presentata dal parroco don Roberto Buzzola. Le incursioni dei fotografi, alcuni provenienti dall’estero, sono databili dagli inizi dell’anno. Molti degli scatti sono finiti su siti specializzati. Alcune anche su social media, cioè siti per condividere contenuti fotografici e commenti come Instagram, Facebook o Flickr. Proprio dal confronto di questi è nato il sospetto della sparizione. «Eravamo ad un incontro di sacerdoti – spiega don Buzzola – il Giovedì santo. Uno di questi sacerdoti (sarebbe l’ex vicario parrocchiale don Nicola Sogliani, oggi a Guidizzolo ndr) ha segnalato la stranezza che in alcune foto “rubate” scattate all’interno della chiesa che lui aveva visto il crocifisso c’era, in altre no. Da lì ci siamo resi conto del furto, che abbiamo poi denunciato. Tenendo presente che le opere di maggior valore, un crocifisso antico, la via Crucis di Lanfranco, altri quadri e statue erano già stati messi in sicurezza all’indomani del sisma». Il crocifisso ligneo, non censito fra le opere d’arte, si trovava nel catino absidale, sopra il coro ligneo, racchiuso da una cornice, sempre in legno e rivestito di foglia d’oro e d’argento. La reliquia, un tratto osseo ritenuto dalla Chiesa e dalla devozione popolare parte del corpo di san Bartolomeo, uno dei 12 apostoli che seguirono Cristo duemila anni fa e che fu martirizzato attraverso lo scuoiamento, era contenuta in una teca chiusa in un tabernacolo sopra l’altare dedicato al santo, sormontato dalla sua statua con la palma, simbolo del martirio. Il tabernacolo è stato trovato forzato e la teca, che veniva mostrata ai fedeli in occasione della festa del 24 agosto, era sparita.
I ladri sarebbero entrati da una porticina sul retro dell’edificio sacro, la stessa utilizzata dai fotografi e alla quale, nei mesi scorsi, il parroco aveva provveduto a cambiare le serrature. Non è stato possibile quantificare il danno ma immediate ricerche sono partite nel tentativo di bloccare un eventuale vendita dei beni rubati. Nel caso del coro ligneo di Bondeno, il ritrovamento è avvenuto in un magazzino del Bresciano. All’operazione aveva collaborato il nucleo di tutela del patrimonio culturale dei carabinieri, con sede a Monza che è stato coinvolto anche in questa seconda operazione volta al recupero dei beni trafugati. http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2018/04/25/news/rubati-il-crocifisso-e-la-reliquia-1.16758470
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