Roma. Piazza di Siena alla disfida del verde LAURA MARI MAURILIO RIGO Repubblica-Roma, 27/04/2018
Raccolta di firme eccellenti: “Il concorso ippico va trasferito a Tor di Quinto” La Fise: “Riqualificazione senza precedenti”
Da un lato si parla diprivatizzazione, dall’altra di riqualificazione. A circa un mese di distanza dall’inizio dell’86esima edizione del Concorso ippico di Piazza di Siena-Master d’Inzeo, continua la battaglia dei comitati che chiedono maggiore tutela per Villa Borghese. A puntare il dito contro una manifestazione internazionale che ogni anno raduna a Roma appassionati e campioni, sono il Comitato per la Bellezza, gli Amici di Villa Borghese, le associazioni ambientaliste, dal Fai a Italia Nostra al Wwf, e personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo che hanno aderito alla petizione (già raccolte oltre duemila firme) contro la privatizzazione di Piazza di Siena, sede delle gare ippiche. «L’operazione di riqualificazione si è rivelata un fiasco, perché molte gare si svolgeranno al Galoppatoio» dicono le associazioni. «Uno spostamento – proseguono – che comporta una privatizzazione di un’altra area della villa, con l’aumento del rischio di danni per la vegetazione storica». Accuse a cui però gli organizzatori della manifestazione rispondono sottolineando che questa edizione, grazie al sostegno del Coni, ha consentito di dare una nuova veste a Piazza di Siena, con un nuovo prato che resterà verde tutto l’anno. Inoltre, i campi di gara al Galoppatoio hanno permesso di riqualificare un’area invasa da erbacce, rifiuti, degrado e bivacchi di clochard. «Il nostro è un progetto di decoro di una parte della villa che era completamente abbandonata e depressa.Abbiamo riportato il verde e stiamo ristrutturando i gradoni settecenteschi della villa, con tutta la sensibilità e la delicatezza che richiede un posto storico come questo» repica Diego Nepi Molineris, direttore del concorso ippico. «Tutto ciò – prosegue - resterà a beneficio della popolazione che potrà usufruire di un’area, compresa quella del Galoppatoio, già apprezzata dai tanti romani che lo scorso weekend si sono fermati a scattare selfie». Parole che non soddisfano gli ambientalisti, determinati a chiedere lo spostamento delle gare, per il prossimo anno, in un’altra sede, magari al centro ippico di Tor di Quinto. «È assurdo che Villa Borghese, acquistata dallo Stato a condizione che il parco fosse ad uso pubblico, venga occupata per un quarto della sua grandezza da una manifestazione sportiva che crea danni alla vegetazione e rende impossibile, per un lungo periodo, la fruzione di piazza di Siena e del Galoppatoio ai cittadini» attacca Vittorio Emiliani, presidente del Comitato per la Bellezza e promotore della petizione a cui hanno aderito, tra gli altri, Carlo Verdone, Michele Placido, Alberto Asor Rosa, Mina Welby e Fulco Pratesi. «Villa Borghese merita maggiore tutela, è totalmente trascurata, ci sono cantieri fantasma, parcheggi di pullman turistici e baracche. E sicuramente il concorso ippico non aiuta a garantire il decoroo» sottolinea la scrittrice Dacia Maraini, anche lei firmataria della petizione. Ma il direttore Nepi Molineris ribadisce che, seppur rispettando le opinioni dei comitati, «le accuse sono infondate, perchè ora luoghi abbandonati e degradati sono tornati all’antico splendore e i romani se ne accorgeranno». |