Assalto turistico a laghi e città d’arte. «Tornelli a Sirmione». Folla a Mantova Corriere della Sera - Milano 1/5/2018
Lago di Garda e città d’arte lombarde prese d’assalto dai turisti per il ponte. Albergatori e operatori del settore vedono un picco di presenze a partire dal weekend, con prenotazioni delle camere per periodi variabili dai due ai quattro giorni. Agriturist, l’associazione del turismo di campagna, registra un alto tasso di richieste negli agriturismi sui laghi e nelle zone collinari. Ad affollare le strutture ricettive gli stranieri ma anche tanti italiani pronti a riscoprire le bellezze locali.
Numeri in crescita, a cui si pensa di porre dei limiti a tutela della «sostenibilità». Sulla scorta dei provvedimenti messi in atto a Venezia, anche Sirmione ventila l’ipotesi di strumenti per regolare l’accesso di visitatori al centro storico cittadino. Il sindaco Alessandro Mattinzoli, neoeletto assessore regionale allo Sviluppo economico, starebbe valutando l’installazione di un portale degli ingressi per calcolare il flusso di presenze. Un seconda battuta si potrebbe arrivare alla posa di tornelli come in Laguna.
Folla anche a Toscolano Maderno, porta d’accesso della Valle delle cartiere tanto che il parcheggio è stato chiuso. A Mantova, Palazzo Ducale aperto sia ieri (normalmente fissato come giorno di chiusura) sia oggi. Contrariamente a quanto successo a Pasquetta, 25 custodi hanno scelto volontariamente di lavorare per permettere così a migliaia di turisti di visitare il gioiello cittadino. Un accordo fra la direzione guidata da Peter Assmann e i sindacati ha salvaguardato le aperture durante il ponte del Primo maggio: «Sono stati programmati i turni con un minimo di anticipo».
Tuttavia, sottolineano i rappresentanti di categoria, il problema non è ancora risolto. La pianta organica del museo prevede a regime 78 custodi ma al momento sono solo 57 gli assunti. All’appello mancano almeno venti persone per porre fine all’emergenza. Per il reclutamento è necessaria l’indizione di nuovi bandi e l’arrivo di finanziamenti da Roma. Altrimenti si rischiano nuove chiusure. |