Sì al Museo del fascismo. Il sindaco di Salò: fatto storico Maria Paola Pasini Corriere della Sera - Brescia 8/5/2018
Salò, capitale della Rsi, la città che ha dato il nome all’ultima esperienza di governo del fascismo repubblicano, realizza un museo del fascismo. E il sindaco Giampiero Cipani è pronto ad affrontare e smontare le inevitabili polemiche: «Non vogliamo fare nulla di celebrativo o di apologetico. Solo storia. Dobbiamo trasformare il passato in una opportunità anche turistica per il presente e il futuro della nostra città».
Salò progetta il museo del fascismo
Il sindaco Cipani pronto a ribattere alle critiche: «Non è nulla di celebrativo, ma solo storia»
Il lungolago pullula di turisti. Ai tavolini all’aperto dei bar si parla tedesco, olandese, inglese. Salò è di una bellezza smagliante.
Dalla finestra del suo ufficio, che si affaccia direttamente sulla passeggiata affollata, il sindaco Gianpiero Cipani si gode lo spettacolo. La sua agenda è fitta di incontri e impegni, ma la contemplazione del lago è un appuntamento quotidiano da cui non si può prescindere.
«Siamo in piena golden age per Salò – dice con grande soddisfazione – e molte cose sono ancora a venire». Idee che si fanno progetti, che diventano iniziative concrete. Tra queste ce n’è una destinata sicuramente a far discutere: la creazione di un «Museo del Ventennio».
Salò, capitale della Rsi, la città che ha dato il nome all’ultima esperienza di governo del fascismo repubblicano, realizza un… museo del fascismo? Non ha paura delle critiche e delle polemiche che potrebbero venire?
«Tutto nasce da un’idea del presidente del MuSa Giordano Bruno Guerri che ha messo a punto un progetto che ha tutte le caratteristiche del rigore scientifico questo ci tengo a sottolinearlo mille volte. Non vogliamo fare nulla di celebrativo o di apologetico. Solo storia. La storia è passata di qui in un certo modo, è sciocco e assurdo fare finta di niente. Noi dobbiamo riuscire a trasformare il passato in una opportunità anche turistica per il presente e il futuro della nostra città».
A conferma di ciò il sindaco Cipani cita gli incontri con altre amministrazioni che vogliono ragionare in questa direzione: Predappio per esempio. Qui una giunta di centro sinistra sta portando avanti progetti interessanti di «storicizzazione» sul paese che ha dato i natali al Duce (anche da queste parti si è parlato di un possibile museo del fascismo, sul tema dei totalitarismi).
A Salò peraltro esiste già un Centro studi e documentazione sul periodo della Rsi… «E non abbiamo mai fatto nessuna forma di apologia, del resto all’interno del MuSa la parte dedicata a questa fase della nostra storia, secondo diversi commenti che ho raccolto, non è sufficientemente attrattiva, forse un po’ troppo didattica. Io vorrei più una cosa che racconti, anche con l’aiuto di immagini e di oggetti, quello che ha rappresentato il ventennio per la nostra città e intendo tutte le componenti di questi anni, sia quella fascista che quella di chi il fascismo lo ha combattuto».
Il museo dovrebbe essere collocato all’ultimo piano dell’edificio del MuSa. Resta il tema delle risorse. «Stiamo lavorando anche in questa direzione. Salò che festeggerà nel 2020 i 160 anni della nomina a “città”, vuole diventare sempre di più una capitale culturale. Tutte le nostre energie sono dedicate ora in prospettiva al teatro, un luogo straordinario».
Per il primo step di questo progetto sono arrivati dall’operazione Tavina 1.800.000 euro che costituiranno un primo lotto funzionale. Dopo questa prima ristrutturazione sarà possibile accedere a piccoli gruppi, con visite guidate, per vedere il teatro e in piccola parte potrà essere utilizzato. Quindi si aggiungeranno altri interventi.
C’è poi la nuova stagione estiva su cui il sindaco Cipani punta molto. Numerose sono le iniziative e le serate in programma per la sessantesima edizione dell’Estate musicale del Garda Gasparo da Salò. Tra queste la serata clou, il 15 luglio, con l’Orchestra Filarmonica della Scala diretta dal Maestro Cornelius Meister.
E ancora: la manifestazione dedicata ai fiori, Salò Garda Flowers dal 14 al 16 settembre; il Festival tra Cremona e Salò Acque dotte che ospiterà sul lago Irene Grandi (10 agosto) e Syria (6 luglio).
Con uno sguardo rivolto a Mina per i suoi 60 anni di carriera: Mina cremonese, un po’ bresciana, che accende la scintilla anche sul lago di Garda per un programma d’eccezione.
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