Roma, tesori del Colosseo, ecco il primo via libera per riqualificarli Giuseppe Pullara Il Corriere della Sera - Roma 17/9/2018
Da decine d’anni l’Antiquarium, a pochi metri dal Colosseo, è chiuso. Dovrebbe ricoverare e mostrare quanto è emerso nella zona nel corso degli scavi succedutisi da fine Ottocento fino ai decenni successivi. Così pure la Casina Salvi e la Vignola Boccapaduli, nei pressi: serrate da decenni. È incomprensibile che a fianco del monumento più visitato in Italia, forse in Europa, restino inutilizzate strutture culturali che potrebbero fare corona ad una visita all’Anfiteatro Flavio. Il senso comune non riesce a capire il perché di certe situazioni, tanto più che non sono mai state indicate forti ragioni per il permanere di tali chiusure.
La mancanza di fondi La «mancanza di fondi», come è noto, è il solito alibi che gli amministratori di qualsiasi tipo usano per coprire incertezze e incapacità. Per fortuna ci sono i romani, gli abitanti di Roma che si danno da fare per difendere la dignità di questa città. Ed ecco la buona notizia: dopo anni di battaglie, l’Associazione Progetto Celio è riuscita a far discutere nella Commissione Ambiente del Campidoglio una proposta di riqualificazione urbana dell’area che abbraccia il Colosseo. Si tratta di linee-guida per far rinascere il Parco e far riaprire Antiquarium, Casina Salvi, la Vignola e anche l’ex sede della Gioventù del Littorio in zona. Vengono immaginate nuove funzioni di questi edifici e la riorganizzazione dell’area verde.
La commissione capitolina La scorsa settimana la Commissione capitolina, con la presenza del sovrintendente Claudio Presicce, ha ascoltato la relazione di Paolo Gelsomini (Associazione Progetto Celio) ed è stato deciso che venerdì 21 si terrà un sopralluogo per mandare avanti la proposta di delibera consigliare che sarà presentata da Svetlana Celli di Rete Civica. Con la pedonalizzazione della Terrazza Cederna, nei giorni scorsi, e il ripensamento della viabilità dell’area intorno al Colosseo, per il quale il dipartimento urbanistico dell’università Roma Tre ha studiato un progetto organico (ancora non ufficiale), l’intero comparto urbano che ha l’Anfiteatro Flavio al centro sembra destinato ad una prossima riqualificazione. Il sovrintendente Presicce ha espresso un parere positivo sul Progetto Celio e l’esito del prossimo sopralluogo non potrà che essere favorevole all’avvio di un percorso di decisioni operative, sempre che il Consiglio Comunale, quando sarà il momento, si assumerà il compito di sostituire alle parole i fatti.
La chiusura dell’Antiquarium L’Antiquarium, inaugurato nel 1895, fu chiuso prima della seconda Guerra Mondiale per crolli dovuti ai lavori della metropolitana. La Vignola, così chiamata per la sua attribuzione al famoso architetto rinascimentale, fu spostata e collocata nei pressi del Circo Massimo dove ha svolto varie funzioni prima di finire del tutto inutilizzata. L’Associazione che sostiene il Progetto Celio punta a esaltare la funzione turistico-culturale dell’area interessata alla riqualificazione, ma anche a offrire alla vita quotidiana degli abitanti della zona nuovi spazi rigenerati e completamente fruibili per le necessità dei romani. I tempi della politica, che in questo caso dovrebbe trovare tutti i partiti concordi nel portare avanti il miglioramento delle condizioni urbane del Celio e delle aree limitrofe, sono sempre troppo lunghi rispetto a certe attese di cambiamento. Ma trattandosi di un caso di riqualificazione di un quadrante al centro dell’interesse turistico mondiale, si deve sperare che il Progetto possa andare a compimento in tempi accettabili. https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/18_settembre_16/roma-tesori-colosseo-ecco-primo-via-libera-riqualificarli-9a7c9bc4-b9d5-11e8-a205-6445d272b52d.shtml
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