Venezia. Querini, 150 anni d’arte raccontati sulla facciata. Festa con mostre e film Veronica Tuzii Corriere del Veneto 15/5/2019
Cortese: un’isola di libertà, nonostante le difficoltà
VENEZIA. Sulla facciata cinquecentesca del palazzo, adornata dai neon dell’installazione donata nel 1997 da Joseph Kosuth, appariranno le immagini dei tesori custoditi all’interno, un’esperienza immersiva tra preziose collezioni d’arte e i documenti antichi. Un cinema all’aperto lungo tre giorni, nei quali ogni sera alle 21.30 la Fondazione Querini Stampalia sarà in mostra all’esterno grazie alle proiezioni realizzate in collaborazione con camerAnebbia. L’appuntamento è il 21 giugno, data dell’apertura ufficiale delle celebrazioni per i 150 anni dell’istituzione culturale, che saranno festeggiati per i prossimi sei mesi con mostre, pubblicazioni, seminari, incontri sulla fondazione voluta nel 1868 dal conte Giovanni Querini Stampalia, uomo di cultura e fine collezionista, che moriva l’anno successivo senza eredi diretti. Restaurato e riqualificato, il palazzo rinascimentale negli anni ha visto gli interventi di Carlo Scarpa, Valeriano Pastor, Mario Botta e Michele De Lucchi. La Fondazione che ospita la Biblioteca, il Museo e un’area per esposizioni temporanee è «nel cuore di Venezia e dei veneziani, resta un’isola di libertà, ed è più viva che mai», marca il presidente Marino Cortese, che aggiunge «malgrado le note difficoltà di spazi e di fondi. La finanza pubblica è lontana, la Regione è assente da anni, niente più contributi dalla Fondazione di Venezia; il Comune mantiene il suo contributo annuale, benché diminuito. In ogni caso il piano di risanamento prosegue, conviviamo coi problemi anche grazie all’aiuto del volontariato e degli Amici. Restiamo fiduciosi». E quindi via con la festa per le 150 candeline, che coinvolge la città con i suoi attori principali. Si parte domani alle 18 con una messa in memoria di Giovanni Querini Stampalia nella Chiesa di Santa Maria Formosa officiata dal patriarca Francesco Moraglia. La figura del conte illuminato sarà ricordata pure dal sindaco Luigi Brugnaro in una seduta del Consiglio Comunale, dall’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e dall’Ateneo veneto. Scorrendo il calendario – presentato dalla direttrice Marigusta Lazzari - che arriva fino a dicembre, ci sono tre esposizioni: una su Giovanni Querini Stampalia (1799-1869) a cura di Cristina Celegon e Angela Munari che racconterà il Giovanni meno ufficiale; «150 anni per immagini (1869-2019)» a cura di Graziano Arici ripercorrerà la storia di Venezia e della Querini attraverso gli scatti dall’Archivio del fotografo, donato due anni fa alla Fondazione; e «Sulle ali dell’Angelo», a cura di Giandomenico Romanelli e Pascaline Vatin, a narrare le avventure delle avanguardie ai tavoli del ristorante «All’Angelo» di Renato Carrain, tra Fronte nuovo delle Arti e Peggy Guggenheim. Due seminari, uno su Giovanni Querini uomo, imprenditore e filantropo, l’altro sui 150 anni dell’istituzione e due giornate dedicate alla poesia e alla letteratura. E, ancora, un film documentario in via di ultimazione e due pubblicazioni: «Una storia di famiglia. Dai carteggi di Alvise, Maria, Caterina e Giovanni Querini Stampalia», a cura di Cristina Celegon e Angela Munari; e «Una storia illustrata della Fondazione Querini Stampalia» di Giorgio Camuffo e Alberto Toso Fei, che sarà presentato in chiusura delle celebrazioni, con letture di Milena Vukotic e dello stesso Toso Fei.
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