Caserta. Maffei visitatrice in incognito alla Reggia G. C. Corriere del Mezzogiorno - Campania 21/5/2019
Ieri mattina la neo direttrice ha pagato il biglietto e ha fatto la sua «ispezione». Ma è stata riconosciuta
NAPOLI. In attesa dell’ufficialità (in realtà la sua nomina a direttrice della Reggia di Caserta è più che certa) Tiziana Maffei ha voluto visitare informalmente quello che sarà il suo nuovo luogo di lavoro. Ha preferito non annunciare il suo arrivo. In mattinata, come uno dei tantissimi turisti che, grazie anche al lavoro del suo predecessore Mauro Felicori, quotidianamente prendono d’assalto la monumentale residenza borbonica e il suo parco, ha fatto la fila al botteghino per acquistare un biglietto per la visita.
Meta del suo blitz gli appartamenti reali e il giardino. Probabilmente ha voluto prendere contatto con la realtà senza l’inevitabile filtro di funzionari e dipendenti che, come è comprensibile, vanno in fibrillazione ad ogni cambio al vertice, e tendono a rappresentare la situazione in maniera leggermente diversa. Maffei ha insomma avuto modo di vedere la Reggia in un giorno normale. La neo direttrice si sarebbe anche fermata alla buvette. E lì sarebbe stata riconosciuta da alcuni visitatori che probabilmente l’avevano vista in foto sui giornali, quando il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli annunciò la sua nomina. Con cortesia, l’architetto, che da tre anni è alla guida dell’International council of museums Italia, si è però sottratta alla domande. E visto che l’effetto sorpresa era ormai consumato avrebbe deciso di lasciare la Reggia. Quando tornerà in veste ufficiale? A questo punto si deve ritenere che lo farà dopo il perfezionamento formale dell’iter di nomina. Un dato è certo: con grande attenzione si aspettano le sue prime mosse. Alle spalle ha la gestione di Felicori, che durante la sua permanenza a Caserta è riuscito a raddoppiare gli ingressi alla Reggia e a moltiplicare gli introiti grazie a una politica molto dinamica di utilizzo del bene culturale che pure ha provocato alcuni maldipancia, ma certamente sul piano dei numeri ha prodotto risultati oggettivi. Al momento dell’annuncio della nomina di Maffei, il ministro ha chiarito in un’intervista esclusiva al Corriere del Mezzogiorno che la scelta era caduta sulla presidente dell’Icom perché il profilo di quest’ultima garantiva una visione e una competenza più ampia degli altri candidati.
Il blitz alla reggia ricorda molto quello effettuato nella primavera del 2013 dall’allora ministro dei Beni culturali Massimo Bray. Il predecessore di Dario Franceschini e di Bonisoli in perfetto anonimato decise di utilizzare il treno della Circumvesuviana per raggiungere il sito archeologico. E con lo zainetto in spalla effettuò la visita come un americano qualsiasi. |