Caserta. Lampis lascia la Reggia a Maffei. «I nodi sono sicurezza e organici» Piero Rossano Corriere del Mezzogiorno - Campania 22/5/2019
Incontro con la nuova direttrice: dipendenti ridotti all’osso e pochi custodi
Napoli. Le difficoltà incontrate nella gestione del sito a causa della penuria di personale ma anche i miglioramenti apportati sotto il profilo della riorganizzazione del lavoro e della sicurezza per dipendenti e visitatori. Prima di riassumere le “voci” in un ampio e dettagliato report reso pubblico nella giornata di ieri, a consuntivo del mandato espletato nel periodo di interregno tra il pensionamento del vecchio direttore generale e la nomina del nuovo, Antonio Lampis, direttore ad interim della Reggia, anticipando i tempi lenti della burocrazia e come nel più classico degli scambi di consegne aveva già passato in rassegna 24 ore prima i temi più scottanti della sua esperienza a Caserta con la nuova direttrice designata, Tiziana Maffei.
I due si sono incontrati ieri l’altro nel corso della visita che quest’ultima ha compiuto in incognito al monumento. Un blitz non annunciato, quello dell’architetto, che in attesa della firma del decreto del presidente del Consiglio dei ministri ha voluto calarsi nella realtà con cui sarà chiamata a misurarsi da qui a qualche settimana. Con Lampis la nuova direttrice designata ha incontrato anche i responsabili delle aree nel corso di una giornata dedicata alla conoscenza, anche con l’occhio della semplice visitatrice, della macchina organizzativa del monumento.
Lampis ha spiegato ieri di non aver vestito i panni di semplice traghettatore da un’esperienza all’altra (il suo periodo di responsabilità è cominciato ai primi di gennaio scorso, a quasi due mesi di distanza dal pensionamento di Mauro Felicori). «L’impatto con la Reggia è stato lontano dalla “normale amministrazione” tipica di un interim, ed ha invece richiesto un impegno estremamente intenso» ha commentato. Perché complesso era il lavoro che l’attendeva. Non si sarebbe mai aspettato, ad esempio, di dover fronteggiare le richieste dei carabinieri di atti su una serie di affidamenti (c’è un’inchiesta aperta sulla precedente gestione). «Molti rallentamenti sono stati causati dallo straordinario impegno dei pochissimi funzionari a fornire i documenti richiesti» ha spiegato. Il direttore ad interim ha battuto sul tasto, forse, più dolente: «Oggi la Reggia dispone di un organico in buona parte scoperto, ridotto all'osso, pochi funzionari e molti meno custodi del necessario». Di conseguenza, si è soffermato sul tema della sicurezza. E qui ha voluto ricordare le «indicazioni stringenti» impartite nel periodo di interim. «Sono stati adeguati — ha illustrato Lampis nel suo bilancio — gli ambienti in materia di sicurezza sia per la tutela dei visitatori che per quella dei lavoratori provvedendo, nello specifico, all’acquisto di nuove garitte per le postazioni di vigilanza nel parco; sono riprese le relazioni sindacali con la nomina di nuovi coordinatori alla vigilanza — ha aggiunto — sono state adottate misure urgenti di sicurezza nel parco e nominati 29 preposti alla sicurezza della Reggia». Il direttore ad interim in procinto di lasciare Caserta ha anche fatto il punto sulle presenze («a marzo 2019 si sono registrate 20 mila presenze in più rispetto a marzo 2018»), riconoscendo una flessione di visitatori pari al 5% nel periodo novembre-aprile rispetto all’anno precedente. |