Dolomiti. Coronelle: stop dell’Unesco,torre panoramica bocciata Carmelo Salvo Corriere del Trentino 23/5/2019
Dejori, sindaco di Nova Levante: carta straccia, andiamo avanti
BOLZANO. Si alza la temperatura (in tutti i sensi) intorno al rifugio Coronelle e al progetto «Touch the Dolomites, Laurins Kristallper», una torre panoramica, alta 12 metri con ampie vetrate, per ammirare tutto, sopra Carezza, il comprensorio del catinaccio-Latemar, Rosengarten compreso.
«La valutazione è negativa», ha messo nero su bianco, martedì, la «Fondazione Dolomiti Unesco» (come riportato ieri dal quotidiano Tageszeitung ). Piccata la risposta di Markus Dejori, sindaco di Nova Levante: «per noi è carta straccia. Stasera (ieri, ndr) porteremo e approveremo in Consiglio comunale la variante al Piano urbanistico comunale per poi sottoporlo alla valutazione della Provincia».
La torre panoramica rientra in progetto complessivo da 20 milioni di euro che prevede una nuova cabinovia da dieci posti in sostituzione della storica seggiovia biposto e una stazione a monte totalmente interrata, con annesso centro visite sulle Dolomiti patrimonio Unesco dotato, appunto, della torre panoramica. Un progetto contro il quale si sono schierate nettamente il club alpino di lingua tedesca «Alpenverein» e il Club alpino italiano. «È una mostruosità — sottolinea Carlo Alberto Zanella del direttivo dei Cai Bolzano —. Già dal rifugio Coronelle si può ammirare un bel panorama e, quindi, una cosa del genere non ha senso. Il Cai di Bolzano è assolutamente contrario. Al massimo può andar bene la realizzazione della nuova cabinovia, anche se con troppe persone si sta rovinando la montagna».
L’opposizione di Cai e Alpenverein fa ipotizzare al sindaco Dejori che verso la Fondazione ci siano state delle pressioni. «La Fondazione — dice — a febbraio aveva preso atto del progetto, ma dopo una riunione avuta lunedì con l’Alpenverein, è arrivato questo parere negativo. Un parere questo che, come l’altro, non è vincolante in quanto siamo 5 metri dalla zona tampone e 50 metri dalla zona rossa».
La Fondazione, però, nel nuovo documento precisa che, «nel parere del 6 febbraio, erano state espresse perplessità e criticità». E in merito alle distanze precisa che, comunque, la torre può avere «effetti negativi sul Patrimonio mondiale».
La Fondazione, entrando nello specifico, se da un lato valuta come «preferibili rispetto alla situazione attuale» la ricostruzione dell’impianto ed il conseguente riordino paesaggistico, dall’altro ritiene la Torre «un corpo estraneo con effetti negativi sui valori estetico-paesaggistici». Viene, poi, considerato «inapplicabile il parallelo con la situazione insediativa e le modalità di visita sul Plan de Corones». La Fondazione, inoltre, ricorda che Ogni progetto o intervento che facilita l’accesso alle Dolomiti Unesco deve valorizzare la fruizione consapevole, favorendo il turismo sostenibile, e non aumentare il numero di visitatori».
La Fondazione dà, alla fine , un suggerimento: «Nell’ambito del ripristino complessivo del rifugio storico, sarebbe molto più adeguato realizzare un semplice punto informativo» in corrispondenza dell’attuale rifugio, comunque da ristrutturare. «Quella — prosegue la Fondazione — sarebbe la posizione ideale per localizzare sia una parte divulgativa che una terrazza panoramica,ottenendo realmente il risultato di “toccare le Dolomiti”». |