Uffizi. Il vandalo innamorato (e denunciato) Antonio Passanese Corriere Fiorentino 23/5/2019
Imbrattò il Vasariano con sette dediche per l’amante. Schmidt: chiederemo i danni
Ha 38 anni, campano e sposato. È il graffitaro seriale denunciato per danneggiamento e imbrattamento dalla polizia municipale per aver imbrattato, nella notte di Pasqua, il Corridoio Vasariano. Lo ha fatto per amore, ma non della moglie.
«Ti amo Connie Rakaia by Vito Key Tattoo»: questa la frase, con tanto di firma, che l’uomo ha scritto per sette volte, con un pennarello rosso, sulle colonne che costeggiano lungarno Anna Maria Luisa de’ Medici. E per gli agenti, che dapprima hanno visionato le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza del Comune e poi hanno svolto un’indagine su quel nickname, non è stato difficile risalire al trentottenne.
«Capisco le finalità dell’amore — commenta il sindaco di Firenze Dario Nardella — però ci sono modi più rispettosi per poter manifestare buoni sentimenti verso la donna amata. Certo, non quello di imbrattare i monumenti che sono simboli di bellezza e che richiamano al rispetto totale. Ci auguriamo, quindi, che possa essere adeguatamente sanzionato». Per il futuro, inoltre, «ci attrezzeremo con il tribunale perché chi sporca ripulisca».
Il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, dopo aver ringraziato i vigili parla di «crimine commesso da un uomo che faceva lo scemo per un donna fiorentina. Gli chiederemo i danni, perché pulire queste superfici costa, non è uno scherzo». Al termine della conferenza stampa congiunta, Nardella — ai giornalisti che chiedevano se dopo le polemiche delle ultime settimane con il direttore degli Uffizi, che chiedeva la chiusura al traffico del lungarno de’ Medici, ci fosse stato un chiarimento — aggiunge che «da sindaco rieletto vedrò Schmidt e metteremo a punto un sistema che possa essere più sostenibile per quest’area».
|