Napoli. Torri aragonesi. Il restauro non è terminato Guido Donatone Corriere del Mezzogiorno - Campania 31/5/2019
La perimetrazione delle mura e delle Torri aragonesi di Napoli (1484) è dovuta a Giuliano da Maiano, il grande architetto toscano - chiamato a Napoli da Alfonso, duca di Calabria, figlio di Ferrante d’Aragona - al quale si deve il progetto della più bella porta rinascimentale italiana: Porta Capuana. La vicenda del recente restauro delle Torri aragonesi ha dato luogo a dei fraintendimenti. Infatti, dopo la eliminazione dei teloni delle impalcature, è apparso il coronamento terminale dei bastioni in un colore chiaro tanto da poter essere scambiato a distanza per cemento armato, mentre si tratta – come ha precisato la ditta che esegue i lavori sotto il controllo della Soprintendenza ai Beni Architettonici - di calce e pozzolana. Al riguardo abbiamo chiesto il parere dell’architetto Michelini del Comune di Napoli, che pure segue i lavori. Essa ha precisato che siamo in una fase intermedia del restauro: l’attuale colore è soltanto la preparazione del definitivo più scuro paramento che sostituisce quello di piperno andato perduto, e che non è possibile rifare perché costituirebbe una falsificazione.
Diamo atto che in questo caso la Soprintendenza ha svolto correttamente il suo ruolo.
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