Milano. Assalto al Duomo. Per fare pulizia Francesca Bonazzoli Corriere della Sera - Milano 15/6/2019
La vita sospesa dei restauratori alpinisti che «assaltano» la Cattedrale e salgono fino a 108 metri d’altezza per combattere i segni dello smog e riportare il marmo di Candoglia all’antico splendore. La prossima pulizia si ripeterà fra 10 anni. L’ultimo intervento era stato effettuato nei primi anni 2000.
Uno spettacolo nello spettacolo. Il Duomo è già uno dei monumenti di Milano più ammirati e postati su Instragram, ma in questi giorni le sue immagini non hanno uguali. Chi l’ha mai vista una coreografia come quella di uomini coperti da tute gialle o bianche, protetti da caschetti colorati e muniti di «pistole ad acqua» che scendono in picchiata lungo corde calate dalle guglie gotiche o che risalgono i 108 metri di altezza agganciando mollettoni e tiranti? Da martedì scorso, e ancora per tutta la prossima settimana, la squadra di restauratori alpinisti della Veneranda fabbrica scivolerà su e giù per il Duomo con lo scopo di mantenerlo nella sua meravigliosa tonalità perlacea, eterno rivale della Cattedrale nera di Colonia che invece nessuno mai pulisce e che con le sue due torri cuspidate svetta sì più in alto nel cielo, ma non possiede quel colorito rosato del marmo di Candoglia che dona al nostro Dom il fascino di una jeune fille en fleur quando in certi tramonti si infiamma di un rossore tenue.
L’incredibile scenografia si rinnova ogni mattina senza soste perché l’intervento su ogni singolo settore deve terminare in serata per evitare che i depositi di sporco rimossi possano successivamente deteriorare le aree sottostanti. Gli ancoraggi cui si affidano i tecnici del Cantiere Duomo, addestrati come esperti rocciatori, sono predisposti da una squadra di alpinisti che ha messo in sicurezza le guglie, esattamente come se stesse preparando la salita alle cime delle Dolomiti. L’ultima pulitura del Duomo risale ai primi anni 2000 e di quell’evento molti milanesi ricorderanno i pesanti ponteggi che per lungo tempo nascosero facciata e fianchi. La politica conservativa della Fabbrica del Duomo è infatti sempre stata quella di mantenere il colore originario nonostante l’impegno comporti una spesa enorme da affrontare periodicamente. Dall’ultimo intervento è stata messa a punto la sperimentazione di una nuova pulitura programmata con scadenza decennale per prevenire la formazione di croste nere dovute a reazioni chimiche fra il carbonato di calcio dei rivestimenti marmorei e gli inquinanti dell’atmosfera. In questo modo si dovrebbe ottenere il vantaggio di puliture successive meno drastiche e più veloci.
«Io credo nel rosa», diceva la deliziosa Audrey Hepburn. E anche la Veneranda Fabbrica del Duomo si impegna da secoli nella complessa manutenzione del simbolo di Milano con il sostegno delle donazioni dei cittadini. Ma da quest’anno tutti coloro che vorranno contribuire potranno anche solo firmare sulla dichiarazione dei redditi la volontà di destinarle il 5 per 1.000. |