Locali storici, i magnifici 35 La cultura vista dai tavolini Marianna Peluso Corriere del Veneto 23/6/2019
Sono centenari e bicentenari ben 215 locali in Italia, di cui 35 solo in Veneto. A contarli a suon di spritz e macchiatoni, è stata l’associazione «Locali storici d’Italia», che ha pubblicato in questi giorni la 43esima Guida ai Locali storici d’Italia . Un bel primato per la regione, che può così fregiarsi di detenere il maggior numero di ristoranti, caffè, alberghi e pasticcerie d’antan. Sul gradino più alto del podio (sia del territorio che di tutto lo stivale) c’è Venezia, con le sue 19 insegne, tra cui si legge il nome del Caffè Florian, da quasi tre secoli in piazza San Marco, dove Casanova corteggiò dame e Goldoni trovò ispirazione (pare sia nata qui la commedia La Bottega del Caffè ), ma anche dell’Hotel Danieli, tra le cui mura si consumò la passione tra Gabriele D’Annunzio ed Eleonora Duse e s’incrociarono gli sguardi tra Maria Callas e Aristotele Onassis. Completano l’elenco veneziano l’Excelsior Venice Lido Resort, The Gritti Palace, il Gran Caffè Lavena, il ristorante Antico Martini, l’Hotel Londra Palace, Chat Qui Rit, il ristorante Vecia Cavana, l’Hotel Cavalletto e Doge Orseolo, l’Hotel Ala, il Ristorante Al Colombo, l’Hotel La Calcina, la Pensione Accademia – Villa Maravege, l’Hotel al Sole a Palazzo Marcello, l’Hotel Ausonia Hungaria, l’Albergo Quattro Fontane, l’Hotel Ristorante Wildner e la Trattoria da Romano (a Burano).
Un gradino al di sotto c’è Verona a quota 7, che ospitò Mozart 13enne nel 1770 al Due Torri Hotel in occasione del suo primo concerto in Italia (all’Accademia Filarmonica di Verona), giusto per fare un esempio. Gli altri sono: l’Antica Bottega del Vino, il ristorante 12 apostoli, il ristorante Arche, il Caffè Carducci, l’Antica Locanda Mincio (a Valeggio) e il Caffè Fantoni (a Villafranca). Al terzo posto la provincia di Vicenza grazie alla Grapperia Nardini, al Caffè La Meneghina, alla Liquoreria Carlotto e al Ristorante Birraria Ottone, seguita a pari merito da Treviso (che mette in lizza il Caffè Centrale di Asolo e il Ristorante locanda Parco Gambrinus a San Polo di Piave) e da Belluno, con l’Hotel De La Poste e l’Albergo Menardi (entrambi a Cortina d’Ampezzo). In coda alla classifica, non per importanza, ma per una mera questione numerica, Padova col Caffè Pedrocchi, che ospita il Museo del Risorgimento e che negli anni ha rifocillato tutti, dalla famiglia Savoia a Giosuè Carducci fino a Giuseppe Giacosa.
«Sono centinaia gli aneddoti sui grandi della storia uniti da un comun denominatore: il buon gusto - ha detto il presidente dell’Associazione Locali Storici, Enrico Magenes. - Storie che, partendo da cibo, bellezza e ospitalità italiana, incrociano in modo trasversale quelle del Paese». Con almeno 70 anni di esercizio, i locali blasonati devono avere ambienti e arredi originali, documentazione sulle frequentazioni illustri. «Questi locali rappresentano dei “musei dell’ospitalità e del gusto” made in Italy, una risorsa eccezionale per il turismo». La medaglia d’argento va alla Lombardia con 32 locali degni di nota, di bronzo alla Toscana con 28 e, a ruota, il Piemonte (con 22), la Liguria (21) e la Campania (20). La guida è online sul sito www.localistorici.it o tramite app scaricabile. Richiedendola direttamente all’associazione, è disponibile anche in formato cartaceo.
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