Milano. Da Segre a Boeri, 1.500 firme per tutelare la Memoria Pierpaolo Lio Corriere della Sera - Milano 1/7/2019
Petizione contro il polo della Resistenza nella Casa delle associazioni. Il neopresidente: cercherò una mediazione
C’è anche la senatrice a vita Liliana Segre tra i firmatari dell’appello che chiede al Comune di non stravolgere il progetto della Casa della Memoria. Insieme con nomi di peso come quelli del filosofo Salvatore Veca, il magistrato Armando Spataro, Roberto Jarach, presidente della Fondazione Memoriale della Shoah, l’architetto Stefano Boeri, Carlo Smuraglia e Corrado Stajano, tutti decisi a raccogliere il grido d’allarme che da mesi stanno lanciando le associazioni che vivono nello spazio ai piedi del Bosco Verticale. «Chiediamo al sindaco di Milano Giuseppe Sala di sospendere il progetto per continuare a far vivere la Casa della Memoria e dare a Milano un vero Museo della Resistenza», è quindi la petizione che ha già raccolto oltre 1.500 adesioni.
Inaugurato nel 2015, per il 70esimo della Liberazione, lo spazio è stato scelto per ospitare il Museo nazionale della Resistenza, un’installazione multimediale e interattiva per raccontare alle nuove generazioni il periodo storico che va dal fascismo alla nascita della Repubblica. «Non si può rinchiudere un pezzo così importante di storia in 450 metri quadrati», protesta però da tempo il presidente dell’Anpi Roberto Cenati, preoccupato non solo da un risultato che «non sarebbe degno di una città come Milano» ma anche che associazioni e cittadini «perdano quello che è diventato un punto di riferimento». Le firme illustri però «dimostrano che la nostra non è una battaglia isolata». Oggi il nuovo presidente della Casa della Memoria, il professor Alberto Martinelli, si vedrà con le varie anime che hanno tenuto vivo lo spazio in questi quattro anni: «Sarà il mio primo incontro ufficiale — dice — e voglio ascoltare le ragioni delle varie parti e capire cosa si può fare» per provare a trovare quella mediazione non riuscita in precedenza.
Intanto, l’Anpi torna a segnalare l’attivismo dell’ultradestra milanese, e i legami con la Lega salviniana. Questa volta l’occasione è la «festa del sole» di Lealtà e azione, «movimento neofascista che si ispira al generale nazista delle Waffen SS Leon Degrelle e a Corneliu Codreanu, fondatore della Guardia di ferro rumena», denuncia Cenati.
All’iniziativa in programma il 5 e 6 luglio in un punto della città «ancora ignoto» sono previsti interventi di consiglieri regionali e di europarlamentari leghisti. «Si conferma così, in Lombardia, il preoccupante progetto di stabilire interlocuzioni con la Lega. Il sindaco impedisca la concessione di spazi pubblici e le autorità facciano tutto il possibile per evitare che Milano subisca un ulteriore vergognoso oltraggio». |