PADOVA - VO'. L'edificio veneziano restaurato oggi ospita due musei 28 giugno 2019 IL MATTINO DI PADOVA
VO'. La seicentesca Villa Contarini Giovanelli Venier nel borgo di Vo' Vecchio, fatta costruire dalla potente e ricca famiglia veneziana di proprietari terrieri Contarini, prima di essere individuata dalla Repubblica Sociale Italiana, nel dicembre del 1943, come sede di uno dei 31 campi di concentramento a livello provinciale per radunarvi gli ebrei in attesa della deportazione, veniva utilizzata come residenza estiva delle Suore Elisabettine. Le religiose ci sono rimaste anche durante il campo per la gestione delle cucine. Agli inizi degli anni 50 l'edificio passò di proprietà del comune di Vo', che lo usò per alcuni anni come residenza per i propri dipendenti e per gli insegnanti delle scuole elementari che avevano sede in una delle barchesse della villa.Il 17 luglio del 2001 sul retro dell'edificio fu collocata una lapide in memoria dei deportati. Nel 2006 il Comune ha avviato un progetto di recupero finalizzato a dare all'edificio un uso pubblico di tipo culturale, che tenesse conto del fatto che il monumento è anche luogo della memoria dell'Olocausto, indipendentemente dalla sua destinazione funzionale. Nel 2012, concluso il restauro, nelle sale interne è stato realizzato un importante percorso museale: al piano nobile si trova il Museo del Paesaggio con una collezione di antiche mappe del territorio; il piano terra, invece, è diventato Luogo della Memoria della Shoah con alcuni cimeli, come i resti delle cucine, che ricordano il dramma vissuto dagli internati. I piani sono collegati da una bellissima scala a bovolo, che impreziosisce l'interno del complesso.G.B.
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