TARANTO-Arsenale, ecco il protocollo per il Polo Museale Gianmario Leone Corriere di taranto, 05/07/2019
E’ stato pubblicato sul sito del Mibac, il protocollo per l’istituzione di un polo museale nell’Arsenale di Taranto firmato dal ministero della Difesa e dei Beni Culturali. L’annuncio della firma arrivò lo scorso 24 giugno in occasione della seconda riunione del Cis, il Tavolo Interistituzionale per Taranto, convocato dal vicepremier Di Maio, alla presenza dei ministri dell’Ambiente Sergio Costa, del Sud Barbara Lezzi, della Difesa Elisabetta Trenta, della Salute Giulia Grillo e dei Beni Culturali Alberto Bonisoli.
(leggi il resoconto della riunione del CIS dello scorso 24 giugno a Taranto https://www.corriereditaranto.it/2019/06/24/cis-i-ministri-ancora-a-taranto-per-fare-il-punto/)
L’intervento previsto dal Cod. CIS 5.2, Progetto per la valorizzazione turistico culturale dell’Arsenale Militare di Taranto è attualmente in fase di progettazione. Il “Progetto di valorizzazione turistico-culturale dell’Arsenale Militare” predisposto dal MIBAC e dal Ministero della Difesa è stato approvato dal Cipe il 22 dicembre 2017 (delibera 93/2017) per un importo complessivo pari a 35,45 milioni di euro con l’assegnazione al Ministero della Difesa della prima tranche di risorse pari a 5,7 milioni di euro da destinare a: progettazione e realizzazione “Entry Point: punto espositivo e di accoglienza” (4,3 milioni di euro). progettazione dei seguenti interventi (1,4 milioni di euro); “Mostra Storica Artigiana dei reperti della Marina Militare”; “Officina ex Lance e Remi: adeguamento per la fruizione”; “Allestimento Museo della Civiltà del Mare nell’Officina Piccoli Motori”; “Esposizione e visita di un sommergibile nell’Officina Forni e Fabbri”; “Allestimento e valorizzazione del percorso di visita”.
Cosa stabilisce il protocollo
Oggetto del protocollo d’intesa è l’individuazione all’interno del “Progetto per la valorizzazione turistica e culturale dell’arsenale militare di Taranto” del 28 novembre 2016, approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 luglio 2017, di modalità attuative che, tenendo conto delle prerogative, delle competenze e delle responsabilità istituzionali delle amministrazioni coinvolte, consentano il migliore sviluppo culturale e strategico dei siti individuati.
Gli interventi, attengono alla realizzazione di un Entry Point/punto espositivo e di accoglienza presso l’Officina Reparto Manutenzione Macchine da Lavoro Automobilistiche (RMMLA); potenziamento delle esposizioni della mostra storico-artigiana; riqualificazione/acleguamento dell’officina “ex lance e remi”; allestimento del museo della civiltà del mare nell’officina “piccoli motori”; esposizione e visita di un sommergibile della classe Sauro da collocare nell’officina “forni e fabbri”; allestimento e valorizzazione del percorso di visita (diviso in tre sotto interventi).
I contenuti del protocollo d’intesa saranno attuati mediante uno o più accordi operativi, da definirsi a cura del “gruppo di coordinamento”, entro 60 giorni dalla sottoscrizione del protocollo. Questi accordi avranno lo scopo di dettagliare le modalità di collaborazione e raccordo fra le parti nelle fasi di appalto, esecuzione e collaudo degli “interventi”.
Ai fini dell’individuazione degli interventi da progettare e realizzare, si rimanda alle schede sintetiche (con relativo cronoprogramma di realizzazione) di cui al citato “Progetto per la valorizzazione turistica e culturale dell’arsenale militare” di Taranto. Le modalità attuative della gestione economica dei beni museali oggetto degli interventi del protocollo saranno dettagliate in un successivo accordo operativo a cura del predetto “gruppo di coordinamento”, coinvolgendo la “Difesa Servizi” S.p.A. e la “Ales” S.p.A, come previsto nel citato accordo quadro tra il Ministero della difesa e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo sottoscritto in data 7 luglio 2016.
La realizzazione degli interventi prevede una programmazione pluriennale delle risorse finanziarie necessarie sia per lo sviluppo dei diversi livelli di progettazione degli interventi individuati (progetto di fattibilità tecnica ed economica, progetto definitivo e progetto esecutivo ai sensi dell’art. 23 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50) sia per la successiva realizzazione delle opere previste dal Progetto di valorizzazione turistica e culturale dell’Arsenale militare.
Il Ministero della Difesa eserciterà le funzioni di amministrazione responsabile, attraverso lo Stato maggiore della Marina e di stazione appaltante, attraverso il proprio Segretariato generale della difesa e Direzione nazionale degli armamenti — Direzione dei lavori e del demanio (di seguito GENIODIFE), per l’implementazione delle fasi progettuali e per la realizzazione degli interventi.
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali contribuirà attraverso le proprie strutture centrali e periferiche, e in accordo con il Ministero della difesa, a seguire lo sviluppo delle scelte di indirizzo e a definire le specifiche funzionali relative alle diverse fasi progettuali degli interventi sarà altresì impegnato nel monitoraggio e nel controllo degli aspetti realizzativi, oltre che nella verifica dei risultati.
Saranno acquisiti i necessari pareri delle competenti strutture periferiche del Ministero per i beni e le attività culturali per il tramite della Direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio, in ossequio alla vigente normativa.
(leggi gli articoli sull’Arsenale della Marina Militare di Taranto https://www.corriereditaranto.it/?s=arsenale&submit=Go)
Il Ministero della difesa, attraverso GENIODIFE, provvederà alla redazione del cronoprogramma complessivo del progetto (ovvero la sequenza logico temporale dei singoli cronoprogrammi delle schede intervento) in fase di progettazione esecutiva secondo un “piano dei cantieri” che, come sarà definito nell’accordo di programma, verrà sottoposto al preventivo avallo del “gruppo di coordinamento”.
Il “gruppo di coordinamento” assicurerà, attraverso idonee interlocuzioni con il Responsabile unico del contratto (RUC), di cui all’art.6 del predetto Contratto istituzionale di sviluppo dell*area di Taranto, le condizioni di cooperazione e di collegamento con il Tavolo istituzionale permanente per il CIS per l’area di Taranto, ed il raccordo con tutte le amministrazioni interessate per la efficace attuazione del programma di interventi.
Le parti sim impegnano a promuovere in ogni sede istituzionale il Progetto per la valorizzazione dell’arsenale militare di Taranto attraverso ogni intervento essenziale nell’ambito della definizione della strategia di riqualificazione e di sviluppo del territorio, con pafiicolare riferimento anche agli interventi di cui all’articolo 8, comma 5, del decreto-legge 5 gennaio 2015, n. 1 e smi.
La costituzione del “Gruppo di coordinamento” – che ha il compito di delineare l’indirizzo tecnico e strategico del progetto (in coerenza con le finalità previste dall’art. 8, comma 3, del decreto-legge 5 gennaio 2015, n. le s.m.i.) e di soprintendere alla sua attuazione operativa e alle condizioni di effettiva operatività e realizzabilità dello stesso – avverrà su due differenti livelli.
Il primo, direttivo, a livello centrale (a Roma), tra il Ministero della difesa (rappresentato dalla Marina Militare e da GENIODIFE), il Ministero per i beni e le attività culturali (rappresentato dal Segretariato generale — Servizio 11) e la Struttura APT rappresentata dal RUC; il secondo, esecutivo, a livello locale (a Taranto), con il coinvolgimento per il Ministero per i beni e le attività culturali della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto per il tramite della Direzione generale “Archeologia, belle arti e paesaggio” e del Museo archeologico nazionale di Taranto per il tramite della “Direzione generale musei” e per il Ministero della difesa del Comando marittimo sud, dell’Arsenale militare marittimo di Taranto e della Direzione del Genio militare per la Marina di Taranto. A tal proposito, i Ministeri coinvolti dovranno comunicare i nominativi dei propri rappresentanti entro 15 giorni dalla sottoscrizione del presente Protocollo.
(leggi il resoconto della riunione dello scorso 24 aprile https://www.corriereditaranto.it/2019/04/24/cis-taranto-a-che-punto-siamo/)
L’intervento di recupero infrastrutturale e adeguamento degli impianti produttivi dell’Arsenale (Cod. CIS 4A), risulta in esecuzione. In particolare, sono conclusi i lavori di “Completamento e ristrutturazione della Officina Polifunzionale 1” e “Adeguamento capannone deposito temporaneo rifiuti speciali”. Risultano invece in esecuzione gli interventi di “Adeguamento del bacino Ferrati” e di «Ristrutturazione dell’Officina 4».
Infine, nell’ultima riuniione è stato ipotizzato il futuribile scenario prospettato dal ministro Bonisoli: la cessione, da parte della Marina Militare, della ex-stazione Torpediniere, e la possibilità di utilizzarla per musealizzare anche unità navali, aggiungendo, poi, che si stanno tenendo d’occhio quelle che nei prossimi anni saranno avviate al disarmo. Staremo a vedere cosa sarà deciso nelle prossime riunioni. https://www.corriereditaranto.it/2019/07/05/arsenale-ecco-il-protocollo-per-il-polo-museale/
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