Matera va alla guerra per il polo museale. «Mai con la Puglia» Fabio Postiglione Corriere del Mezzogiorno - Puglia 4/9/2019
Il Polo museale è stato «scippato» alla Basilicata e consegnato alla Puglia dal ministro Alberto Bonisoli. Una decisione che ha portato immediatamente a una mobilitazione bipartisan. Dal sindaco Raffaello De Ruggieri fino al presidente della giunta regionale, Vito Bardi. Tutti con lo stesso obiettivo: far cambiare idea al ministro e arrivare alla cancellazione del decreto. Intanto le segreterie della provincia di Matera di Cgil e Uil insieme a 21 tra associazioni imprenditoriali e culturali e movimenti, hanno attivato una raccolta di firme per la Conservazione del Polo museale regionale di Basilicata. matera Il Polo museale è stato «scippato» alla Basilicata e consegnato alla Puglia dal ministro Alberto Bonisoli e questa decisione, arrivata in pieno agosto, ha infiammato gli animi e portato a una mobilitazione bipartisan. Dal sindaco Raffaello De Ruggieri fino al presidente della giunta regionale, Vito Bardi. Tutti con lo stesso obiettivo: far cambiare idea al ministro e arrivare alla cancellazione del decreto.
Ma dai comunicati stampa si è passati ai fatti: le segreterie della provincia di Matera di Cgil e Uil (la Cisl corre da sola e ha iniziato già la scorsa settimana) assieme con ventuno tra associazioni imprenditoriali, culturali e movimenti, hanno attivato una raccolta di firme con lo scopo di «conservare il Polo museale regionale di Basilicata». I segretari della Cgil, Eustachio Nicoletti e della Uil Franco Coppola hanno distribuito i moduli che poi saranno portati il prima possibile a Roma: si cercheranno di raggiungere un migliaio di sottoscrizioni in pochi giorni. Si girerà per piazze, musei della regione, scuole e siti archeologici. Il provvedimento è «inaccettabile perché adottato senza aver consultato sindacati e altri organismi dei beni culturali - spiegano i promotori dell’iniziativa -. È inoltre penalizzante per le peculiarità della Basilicata e per quello che ha rappresentato e rappresenta l’anno di Matera capitale europea». Il decreto firmato dal Mibact, proprio perché sopprime l’autonomia funzionale e amministrativa del polo museale, «inevitabilmente finirà per compromettere le aspettative di rilancio economico del territorio provinciale e regionale, che sono strettamente collegate alla valorizzazione e promozione dei beni cultuali e ambientali, in quanto considerate la principale risorsa da offrire ai giovani costretti all’emigrazione in cerca di lavoro». Il presidente della Giunta regionale Vito Bardi ha chiesto un incontro con Bonisoli: «Il suo è un atto lesivo dell’autonomia culturale della Basilicata»; mentre il sindaco De Ruggeri nelle prossime ore firmerà la petizione. |