Firenze. La Fondazione Zeffirelli: «Risparmiateci l’affitto» Ivana Zuliani Corriere Fiorentino 4/9/2019
«I nostri soldi non sono infiniti». La Fondazione Zeffirelli fa un appello ai privati e a Palazzo Vecchio, a cui chiede l’abolizione dell’affitto per San Firenze.
La Fondazione Franco Zeffirelli cerca nuovi finanziamenti e chiede aiuto al Comune, a partire dall’abolizione dell’affitto pagato per il complesso di San Firenze.
«L’obiettivo è sviluppare ancora di più la Fondazione, attraverso dei possibili finanziamenti futuri che cercheremo di avere dalla Toscana, da Firenze, ma anche da paesi stranieri», spiega il vicepresidente Pippo Zeffirelli, figlio di Franco, morto due mesi fa. «Ora ci stiamo friggendo con il nostro olio, continuiamo ad andare avanti con i nostri soldi, ma non sono infiniti. Le entrate degli ingressi al museo non sono sufficienti, così mi sto dando da fare nella speranza di ottenere collaborazioni esterne».
Pippo Zeffirelli ha incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «So che ci deve dare una mano ma poi è caduto il governo e così siamo in attesa di sviluppi». Il vicepresidente della Fondazione ha fatto incontri anche con il sindaco di Firenze Dario Nardella e la vicesindaca Cristina Giachi. Tra le richieste avanzate a Palazzo Vecchio c’è l’abolizione della locazione che la Fondazione paga per la sede, nei locali del complesso di San Firenze, di proprietà del Comune: qui ci sono il Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo Franco Zeffirelli e il museo che ospita oltre 250 opere, tra bozzetti di scena, disegni e figurini di costumi. «Ci terrei molto che ci togliessero l’affitto di San Firenze, sarebbe un grande aiuto per noi economicamente. Sono 72 mila euro all’anno, non sono tanti ma per noi è una bella cifra: se li risparmiassimo potremmo investirli su altro, su progetti».
Finora molti sostegni economici sono arrivati dalla Russia. «Strano, per uno che è stato anticomunista per tutta la sua vita: alla fine la Russia si è dimostrato un paese molto amico di Franco» fa notare Pippo Zeffirelli. A fine settembre volerà a San Pietroburgo per organizzare una nuova mostra dedicata al maestro con i suoi bozzetti (le copie, non gli originali), dopo quella di 15 anni fa a Mosca. «Allora fu un grande successo, avrebbe dovuto rimanere tre mesi, ne rimase sei», ricorda. Tra gli altri progetti per i prossimi mesi ci sono un ricco cartellone di concerti, l’avvio del secondo anno di attività didattica con i corsi di regia e di scenografia che partiranno a fine settembre, oltre alla consolidata collaborazione con l’Istituto Lorenzo de’ Medici. E nuovi pezzi appartenuti al maestro per il museo. «Tra breve arriveranno tante altre cose del maestro, come il suo studio e il suo pianoforte che metteremo nella sala da ballo». Il sogno di Pippo, che poi era quello di Zeffirelli, «è poter proporre artisti e anche ospitarli. Ma è un costo». Così rimane per ora un sogno a metà. |