Rapallo. Il sindaco: «San Michele, la strettoia è un pericolo» Silvia Pedemonte Secolo XIX, 13/09/2019
Il sindaco Bagnasco chiede un incontro urgente alla Soprintendenza per il via libera alla riqualificazione della villa
La richiesta di un «incontro urgente» alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Liguria. Il mandato affidato ai legali «affinché il Comune possa difendersi in una vicenda che, a rileggerla in quanto accaduto nei mesi e negli anni, appare davvero incredibile».
E l’ipotesi di provvedimenti anche estremi sul tratto di viabilità lungo la strettoia: «Non vogliamo mettere in difficoltà nessuno. Certo è che alla luce di un nuovo esposto fatto da un cittadino, alla Procura, sulla pericolosità per chi transita dalla strettoia, come Comune dobbiamo fare tutto il possibile. È sicura quella zona? Come sindaco dico di no. E sono altrettanto convinto che noi, come Comune di Rapallo, abbiamo fatto ogni atto possibile per arrivare a una soluzione. Se domani dovesse accadere qualcosa ci troveremmo a rispondere per un qualcosa che altri, non certo noi, stanno stoppando».
Torna alla ribalta il caso della strettoia di San Michele. Con il sindaco di Rapallo Carlo Bagnasco che va all’attacco. E, in particolare: che rimette al centro la riqualificazione della Villa decadente (conosciuta come Villa Arcadia anche se, come ha rimarcato l’ex sindaco Mauro Cordano, questa denominazione non è corretta). A dare il “là” al caso, ora, «è un esposto alla Procura della Repubblica di un cittadino rapallese. Viene evidenziata l’ipotesi di pericolosi distacchi dalla Villa. Recentemente sono intervenuti anche i vigili del fuoco» afferma il primo cittadino rapallese. Il 20 dicembre scorso, vota all’unanimità dei presenti (maggioranza e opposizione. Tutti, tranne Armando Ezio Capurro) c’era stato il via libera alla trasformazione – con ampliamento e contestuale abbattimento di un volume venti metri più avanti nella stessa proprietà, autorimessa interrata, recupero dell’agrumeto, piscina, ristorante, zona wellness – della decadente villa della strettoia di San Michele in un albergo a cinque stelle.
Il colpo di scena, però: dalla Soprintendenza il Comune di Rapallo ha successivamente ricevuto la notizia di uno stop dei pareri dati – sono due, scritti: di fine novembre e del 4 dicembre - «in via di autotutela». Da lì: a fine gennaio, la vicenda si “ferma” dopo l’incontro del sindaco di Rapallo con il direttore generale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Villa Arcadia ha un vincolo specifico della Soprintendenza. E già nella relazione che gli ispettori del Ministero fecero nel 2011, c’è scritto: «L’obiettivo della disciplina è quello di mantenere sostanzialmente immutata l’immagine complessiva dell’insieme costituito dal nucleo e dal suo intorno. Sono consentiti esclusivamente interventi che non incidano in misura apprezzabile sui caratteri formali e strutturali propri dell’insediamento che ne connotano l’assetto e l’immagine». Parole, quella della relazione degli ispettori ministeriali (il documento è datato 21 dicembre 2011) che trovano conferma nella sentenza del Consiglio di Stato del marzo 2015. Con il vincolo esistente, è vietato alterare l’assetto dei luoghi. In questo quadro, tutto è rimasto fermo. «Avevamo vissuto quanto accaduto per l’arretramento, non avvenuto, della strettoia. Ora siamo fermi sulla Villa con un voto positivo del consiglio comunale e la conferenza dei servizi già pronta.Non possiamo tollerare questa situazione – tuona, Bagnasco – la zona non è sicura». https://www.ilsecoloxix.it/levante/2019/09/13/news/rapallo-il-sindaco-san-michele-la-strettoia-e-un-pericolo-1.37458025?refresh_ce
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