PISA - Il monumento più sorvegliato del mondo è stabile e non corre rischi di Sagliocco Cristina Toscana Oggi di domenica 3 novembre 2019, pagina 11
Ci sono voluti due secoli per costruirla e altri due per stabilizzarla, ma l'impegno e il tempo per riconsegnare al mondo la Tone di Pisa hanno dato i loro frutti. Ricorrono quest'anno i venti anni dalla conclusione dei lavori di stabilizzazione del Campanile di Pisa. Si tratta del ventesimo anniversario dell'intervento di estrazione controllata di terreno, in gergo la «sottoescavazione», che consentì di ridurre l'inclinazione della Torre di circa mezzo grado e di conseguire la stabili77a7ione della fondazione senza intervenire materialmente sul monumento. Da allora, il bilancio è molto positivo. La Tone è ora stabile, anzi sta ancora lentamente riducendo la sua pendenza. Sono queste le conclusioni a cui sono giunti l'Opera della Primaziale Pisana e le strutture pubbliche di tutela, sulla base dei rapporti periodici inviati dal Gruppo di sorveglianza formato da Salvatore Settis (Normale di Pisa), Carlo Viggiani Università di Napoli) e Donato Sabia (Politecnico di Torino).
In questi vent'anni, il risultato dei lavori realizzati dal Comitato internazionale istituito nel 1990 e presieduto da Michele Jamiolkowski è stato sottoposto a continuo controllo e monitoraggio, con strumentazioni costantemente aggiornate Per celebrare questa ricorrenza il 24 e il 25 ottobre a Pisa si è svolto il consueto appuntamento con il Convegno internazionale delle Cattedrali europee (la foto è di Gerardo Teta), ideato e organizzato dall'Opera della Primaziale pisana che per questa IX edizione ha scelto come tema «Il monitoraggio dei monumenti e delle cattedrali a 20 anni dalla stabilizzazione del campanile di Pisa».
Le due giornate di studio si sono svolte nell'Auditorium del Museo dell'Opera del Duomo in Piazza dell'Arcivescovado. Al campanile pisano è stata dedicata la prima giornata del meeting internazionale raccontata direttamente dalla voce di chi prese parte al Comitato internazionale per il salvataggio della Torre vivendo anche momenti cruciali e drammatici. Michele Jamiolkowski allora presidente e Carlo Viggiani, hanno riassunto le esperienze e le decisioni operative del Comitato ricordando anche la lunga notte tra l'8 e il 9 settembre del 1995, quando la Torre di Pisa non gradi l'immissione di azoto liquido nel terreno e cominciò improvvisamente a inclinarsi raggiungendo in pochissimo tempo un peggioramento pari a quanto poteva essere registrato in un anno. Il contrappeso fu aumentato anche con mezzi di fortuna come gru e raspe che si trovavano all'interno del cantiere e, ben presto, sotto la torre si alzò una montagna di piombi ancora più imponente che raggiunse le mille tonnellate Il Comitato dovette così abbandonare quel primo progetto e studiarne uno nuovo che ha poi ridato al mondo, in sicurezza, la più bella torre pendente che esista. Nel corso del convegno è stato consegnato anche il Premio Pisa che per questa prima edizione non poteva che premiare Michele Jamiolkowski.
Una formella in bronzo che riproduce un particolare della splendida porta di Bonanno il cui originale (proveniente dal transetto destro del Duomo) introduce oggi il percorso museale del rinnovato Museo dell'Opera. Un capolavoro in miniatura della scultura europea del XII secolo capace di emozionare Jamiolkowski che ha voluto dedicare il premio a tutti i membri del comitato. Interessanti anche le relazioni sul monitoraggio di altri importanti monumenti come il Big Ben a Londra, il campanile di Santa Maria Gloriosa dei Fran a Venezia o le torri degli Asinelli e della Garisenda a Bologna. Un parterre internazionale che si è soffermato a riflettere sulle cattedrali di Milano, Santa Maria del Fiore di Firenze, del Duomo di Colonia, di Bamberga, Santa Maria di Vitoria, Friburgo, Todi, Orvieto e Siviglia. Per la prima volta si è aggiunta ai numerosi casi di studio che hanno concluso le due ricche giornate di interventi, anche una relazione sulla cattedrale di Ani, fuori quindi dai confini del vecchio continente, già capitale dell'Armenia medievale e ora Turchia orientale Nello straordinario scenario che ogni anno incanta milioni di visitatori, si è conclusa la due giorni organizzata dall'Opera della Primaziale Pisana. Ormai stabile, la Torre non corre più rischi ed è, a tutti gli effetti, il monumento più sorvegliato al mondo. Resta inalterata la sua straordinaria unicità che come scrisse Guy de Maupassant nel 1890, quasi stupisce e confonde perché «eternamente pendente come se dovesse cadere da un momento all'altro, infastidisce in modo ironico il senso dell'equilibrio che portiamo dentro di noi».
Le fabbricerie Le fabbricerie sono gli antichi enti (dal latino «fabrica», luogo di lavoro) istituiti in occasione della progettazione di cattedrali o grandi edifici sacri per soprintendere alla costruzione, manutenzione e restauro del bene ecclesiastico. Prendono tipicamente il nome di «Opere» nell'Italia centrale, «fabbriche» nell'Italia settentrionale, ma anche «cappelle» a Napoli e «maramme» in Sicilia.
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