PISA - Amici dei Musei Cerimonia a Palazzo Reale Nazione Pisa-Pontedera di sabato 2 novembre 2019, pagina 28
La presidente Piera Orvietani ha ricordato i 29 anni dell'associazione. Restaurati due arazzi PISA Cerimonia per l'anniversario del XXIX anno di fondazione degli Amici dei Musei e Monumenti Pisani nel Salone degli Arazzi del Museo di Palazzo Reale. Nel corso dell'incontro è stata presentata la relazione sulle attività dell'Associazione per l'anno 2019 e si è svolta la cerimonia di conferimento di Socio Onorario al professor Paolo Maria Mancarella, rettore dell'Università di Pisa, al professor Luigi Ambrosio, Direttore della Normale e alla professoressa Sabina Nuti, rettore della Sant'Anna. Per l'occasione sono stati esposti tre arazzi recentemente restaurati grazie al finanziamento della Fondazione Pisa e allestiti con il contributo degli Amici dei Musei e Monumenti Pisani. Uno degli arazzi, tessuto entro il 1569, «Caccia all'Orso al Dardo», fa parte di un ciclo di 36 arazzi ideato dal duca Cosimo I, con la consulenza di Giorgio Vasari, per la Villa medicea di Poggio a Caiano, del quale sopravvivono solo 15 arazzi, tre dei quali a Palazzo Reale. L'arazzo con Ercole e il Leone Nemeo faceva parte di una serie di sei colonne tessute per la ripresa seicentesca delle Storie del Battista, ciclo di cui furono aggiunte delle scene. L'ultimo arazzo, con San Paolo che riceve onori divini a Listra, infine, è stato realizzato, per la scena centrale, di Pieter Coecke van Aelst, nel 1529-1530, e tessuto nell'arazzeria di Bruxelles di Jacob Geubels I, tra il 1585 e il 1605. L'esposizione di quest'ultimo è stata accompagnata dalla presentazione di Stefano Casciu, con un contributo tecnico di Lucia Nucci, del libro di Matilde Stefanini, «Pieter Coecke van Aelst un arazzo pisano e l'eredità della Granduchessa Vittoria» (Ets) a cura di Stefano Bruni. II presidente Piera Orvietani in apertura ha ricordato i 29 anni di attività dell'Associazione che ha avuto sempre come obiettivo primario la conoscenza e la conservazione dei monumenti della città di Pisa. Ha evidenziato con orgoglio l'entusiastica e intelligente partecipazione dei suoi soci a tutte le iniziative che nel corso di questi anni sono state progettate e attuate sempre in un clima di appartenenza a una istituzione legata a Pisa, ai suoi monumenti, alla sua cultura e alla sua storia. «Pisa è custode di questo straordinario patrimonio che appartiene all'umanità e la sua salvaguardia e tutela sono valori di appartenenza di tutti e averne cura è un nostro dovere» ha sottolineato con forza Piera Orvietani». |