Napoli, a Palazzo Reale la premiazione per il concorso “Archivio nazionale dei monumenti adottati dalle scuole italiane” 13 novembre 2019 LA REPUBBLICA
Ritorna, nel Teatrino di corte del Palazzo Reale, la cerimonia di premiazione della quarta edizione del concorso “Archivio nazionale dei monumenti adottati dalle scuole italiane”, a cui parteciperanno 7 rappresentanti per ognuno dei 67 istituti in arrivo da tutta Italia. Un viaggio dal nord al sud dell’Italia, attraverso i lavori delle 1.300 plessi di 450 Comuni di tutte le venti regioni, attraverso gli straordinari e spesso sconosciuti tesori del nostro Paese. E così chiese, palazzi, castelli, piazze, fontane, monumenti ai caduti, biblioteche, musei, parchi, fiumi, canali, strade, ponti, sentieri, grotte, alberi, spiagge, baie, torri, siti archeologici, edicole votive e tanto altro sono diventati oggetto di conoscenza e amore. I ragazzi, uscendo dalle mura scolastiche, hanno incontrato il loro mondo e hanno deciso di prendersene cura, adottandolo.
All’evento, organizzato dalla Fondazione Napoli Novantanove, col sostegno del ministero dei Beni culturali, interverranno Marco Rossi Doria (insegnante ed ex sottosegretario al ministero dell’Istruzione), Mirella Stampa Barracco (presidente Fondazione Napoli Novantanove) ed il generale Roberto Riccardi (comandante dei carabinieri per la tutela del patrimonio culturale) Anche se il bando aperto 2018-2019 non prevedeva premi - in quanto l’obiettivo era ed è quello di dare a tutti, sempre, la possibilità di entrare nell’atlante dei monumenti adottati (visibile al sito www.atlantemonumentiadottati.com) ci sarà un riconoscimento speciale per i lavori più rispondenti agli obiettivi.
É nato così un nuovo “Medagliere 2019”, con 24 medaglie stellate, 46 d’oro e 35 d’argento. É stata necessaria una valutazione complessiva delle quattro tornate del concorso per comprendere le ragioni dell’imprevedibile successo dell’iniziativa, unica in Italia, e confermato dalla folta partecipazione di oltre 35mila ragazzi e di circa 1.500 docenti. Allargando lo sguardo sulla storia artistica, culturale, storica, civile del luogo in cui vivono, gli studenti coinvolti hanno potuto costruire un rapporto diretto, motivato e anche affettivo, con il monumento prescelto e lo hanno “raccontato” descrivendone le caratteristiche e rievocandone la storia, denunciandone, ove sia il caso, il degrado.
|