La torre a rischio, il comune alla soprintendente: "fate presto" la voce di Manduria, sabato 30 novembre 2019
Il comune avrebbe voluto raccogliere e mettere al sicuro i conci di tufo che si sono staccati dalla base di uno dei quattro angoli della torre
L’antica torre di Colimena, ferita alla basa dalla marea del 12 novembre scorso, non è stata ancora presa in carico da chi di dovere. Il comune di Manduria, per mano dell’ingegnere Claudio Ferretti, dirigente dell’area tecnica, ha sollecitato ieri la direzione della soprintendenza ai beni archeologici e monumentali, chiedendo per la seconda volta un intervento risolutivo che assicuri la buona tenuta dell’antica edificazione situata sulla scogliera di Torre Colimena.
Il comune avrebbe voluto raccogliere e mettere al sicuro i conci di tufo che si sono staccati dalla base di uno dei quattro angoli della torre, ma a quanto pare non gli sarebbe stato permesso in quanto avrebbe sconfinato in ambiti che spetterebbero esclusivamente agli esperti della soprintendenza. Che a quanto pare sono molto suscettibili in fatto di “competenze”.
È già capitato un anno fa con il crollo del timpano della chiesa di San Michele Arcangelo. In quella occasione il comune emise un’ordinanza di messa in sicurezza indirizzata alla proprietà del luogo di culto, ricevendo un rimprovero ufficiale da parte della soprintendenza. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. La chiesa è ancora imbragata da una gabbia di ponteggi. Ed è passato un anno. La torre di Colimena, quanto dovrà attendere?
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