Stop Area marina protetta. «Il Governo ignora Capri» Claudia Catuogno Corriere del Mezzogiorno - Campania 15/12/2019
Non prevista dalla legge di stabilità, era un impegno di Costa. È polemica
Capri. Bye bye area marina protetta, il Governo cancella la sua istituzione dalla legge di stabilità. Ad annunciarlo è l’assessore comunale di Capri Paola Mazzina, che ieri mattina ha reso noto che nel testo presentato in Commissione di Bilancio del Senato - nel quale sono presenti tutti gli emendamenti di prioritario interesse da discutere in Parlamento - non sono state inserite le norme che ne prevedevano l’istituzione.
«Delle dichiarazioni di intenti manifestate pubblicamente dal ministro Sergio Costa e sulle quali, ancora in queste ore, abbiamo ricevuto rassicurazioni, nell’attuale versione del disegno della legge di stabilità non c’è traccia - ha detto Mazzina -. Dispiace moltissimo perché il patrimonio naturalistico e ambientale dell’isola di Capri è stato nuovamente condannato a rimanere ostaggio dell’incontrollata aggressione selvaggia». Proprio in piazzetta, di fronte ai 300 delfini di Marevivo, il ministro Costa, lo scorso aprile, prese un solenne impegno: «Entro la fine dell’anno avremo l’Amp dell’isola di Capri. Scriveremo la legge insieme ai sindaci e a Marevivo. Capri - sottolineò in quella circostanza l’esponente dei 5 Stelle - deve essere lo start up di un nuovo modo di concepire ambiente, tutela del territorio, turismo ed economia. Si può fare, facciamolo assieme».
Adesso monta la polemica per questa promessa non mantenuta. «Al ministro, che riconosce, a parole, che l’Amp per l’isola rappresenta una priorità - continua l’assessore Mazzina - ricordo che in ballo ci sono potenti interessi che cercano di ostacolare il raggiungimento di questo obiettivo. Mi appello a lui affinché ci aiuti a sconfiggere questi interessi per la salvaguardia del nostro mare, attraverso rapide ed urgenti risposte politiche. Noi ci fermeremo solo quando l’Area marina protetta di Capri sarà legge dello Stato».
E sull’ennesimo stop per salvare il mare caprese, divenuto ormai un parking selvaggio, sono intervenuti gli ambientalisti ed anche il leader degli albergatori isolani. «Siamo costernati per questo improvviso passo indietro del Governo - ha commentato Sergio Gargiulo -, è l’ennesimo segno di disinteresse dei governi alle particolari necessità della nostra isola. Bene fa l’assessore Mazzina a sottolineare la gravità della situazione, soprattutto se legata ai grandi interessi che lei stessa ha denunciato. L’Amp è una necessità per Capri, per il benessere e la sicurezza di abitanti e turisti. Abbiamo più volte riportato l’insostenibilità della situazione e non ultimo proprio ieri abbiamo chiesto l’istituzione di un telelaser marino per impedire le scorribande dei mezzi di navigazione privati durante l’estate».
Intanto, il sindaco di Capri, la cui giunta valuta l’ipotesi di indire un consiglio comunale a Roma, ha la mente rivolta a una possibile soluzione. «Il nostro territorio va tutelato dall’affluenza indiscriminata e sempre più crescente delle imbarcazioni dei turisti, attratti dalle bellezze e dal mare - ha detto Marino Lembo - diventa sempre più urgente dotarsi di uno strumento che permetterebbe di salvaguardare l’ecosistema».
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