Legge quadro sulle Autonomie, il destino incerto dei Beni culturali Guido Donatone* Corriere del Mezzogiorno - Campania 21/12/2019
* Guido Donatone Presidente di Italia Nostra, Napoli
Caro direttore, Tommaso Realfonzo ha ribadito sulle pagine di questo giornale, a proposito dell’Autonomia differenziata, i «principi di solidarietà, uguaglianza e coesione territoriale, che felicemente ispirarono i padri costituenti». Su tale linea ha preso le mosse il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia, preparando il suo disegno di “legge quadro” per le Autonomie, ma non si comprende la sua fretta di collegare la legge quadro alla legge di Bilancio, rinunciando a un ampio dibattito pubblico e a una approfondita discussione in Parlamento. Peraltro la bozza di legge quadro fa riferimento soprattutto ai Lep (Livelli essenziali delle prestazioni), che comprendono le seguenti materie: Sanità, trasporto pubblico locale, assistenza, e istruzione nella parte organizzativa. Nessuno parla dei Beni culturali. Che fine fanno? Il trasferimento dallo Stato alle Regioni di poteri legislativi e funzioni amministrative e gestionali comporta problemi sconvolgenti: abbiamo ascoltato in tv una intervista di Matteo Salvini in cui proclama che la tutela monumentale viene tolta alle Soprintendenze ree di difendere le «grondaie». Ovviamente i soprintendenti ai Beni architettonici, alla archeologia, ai beni storico-artistici e ambientali verranno nominati dai presidenti di Regione. Scompare la politica nazionale dei Beni culturali: il Codice dei Beni culturali (2004), un complesso normativo unitario del regime della tutela verrà modificato con leggi e leggine regionali a uso e consumo dei politici, che non posseggono specifiche competenze sulla tutela del patrimonio artistico-culturale. Nel settore urbanistico la Regione Campania farà il suo Piano paesaggistico senza coordinamento con la pianificazione urbanistica nazionale. Auspichiamo che nei loro programmi di resistenza le Sardine si pongano la gravità di tali problemi: questo è un Movimento spontaneo, sono facce pulite, che raccolgono il messaggio di Italia Nostra-Napoli contro lo «Spaccio della Bestia Trionfante» — perciò dispiacciono a Marco Lombardi, che nell’articolo del Corriere del Mezzogiorno del 6 dicembre scorso, prima definisce Salvini «un ducetto scalcagnato», ma poi criticando le Sardine lascia intendere che nell’inconscio è posseduto, come tanti italiani, dalla sindrome perniciosa dell’attrazione dell’uomo “forte”.
|