Reggia di Caserta. Giardino inglese, piante in vendita per il restauro Corriere del Mezzogiorno - Campania 20/12/2019
Dieci pregiate specie realizzate per talea da esemplari del ’700. Statue da recuperare
Napoli. La Reggia di Caserta, grazie alla collaborazione dell’associazione Amici della Reggia di Caserta, mette a disposizione dei suoi visitatori le piante originate, da seme e da talea, dalle specie introdotte tra la fine del’700 e l’inizio dell’800 nel Giardino Inglese.
Un’occasione unica per avere un simbolo del complesso vanvitelliano, rinnovando la tradizione borbonica di tutela dei rari esemplari del Real Orto Botanico di Caserta, e partecipare alla raccolta fondi organizzata dal sodalizio presieduto da Paolo Provitera. Dieci le pregiate specie selezionate. Tra queste la Russelia, il Canforo, la Begonia, la Pianta Alluminio e la Camelia japonica, il cui primo esemplare arrivato nell’Europa continentale venne messo a dimora proprio nel Parco, nel 1786, dal giardiniere di corte John Andrew Graefer.
Il ricavato verrà utilizzato per il restauro dell’angioletto della Fontana di Venere e Adone. La statua, che fa parte del gruppo scultoreo in marmo bianco di Carrara realizzato da Gaetano Salomone tra il 1784-1789, sarà oggetto di un intervento di riposizionamento dell’arto mancante. Il putto, infatti, è da anni privo di un braccio. L’iniziativa rientra nelle attività di valorizzazione e tutela dell’inestimabile patrimonio artistico della Reggia di Caserta, museo autonomo del Mibact.
Il Giardino inglese fu realizzato da John Andrew Graefer un giardino detto «di paesaggio» o «all’inglese», voluto dalla regina Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, moglie di Ferdinando IV. Graefer era noto nell’ambiente botanico internazionale per aver introdotto in Inghilterra numerose piante esotiche. Iniziati nel 1786, i lavori per la formazione del giardino durarono molti anni. |