Roma. Cultura, ancora di salvezza Paolo Conti Corriere della Sera - Roma 29/12/2019
La grande qualità dell’offerta culturale è l’unica vera, solida ancora di salvezza per Roma, travolta dal degrado e da una profonda crisi. I programmi per il 2020 sono più che degni di una grande Capitale europea. Le Scuderie del Quirinale, dal 5 marzo, allestiranno la principale mostra italiana su Raffaello (100 opere) per il 500° anniversario della morte. La collaborazione con gli Uffizi (che presteranno «La velata» e «La Madonna del Granduca» dalla Galleria Palatina di Palazzo Pitti) assicura in partenza una rassegna di eccellente livello. Il 25 marzo, a palazzo Caffarelli-Musei Capitolini, aprirà l’attesa mostra su 96 pezzi dei Marmi Torlonia, straordinaria collezione di marmi classici invisibile da decenni e uscita da accurati restauri. Il Teatro dell’Opera, altra solidissima colonna portante della nostra identità culturale, proporrà a fine marzo una regia della «Turandot» di Puccini firmata da Ai Weiwei, di cui già si parla perché promette «un’immersione nelle attuali lotte politiche e culturali». Prima, a febbraio, arriverà un «Evgenij Onegin» di Cajkovskij con una produzione creata per il Metropolitan di New York. L’Accademia di Santa Cecilia continuerà con i molti eccellenti appuntamenti beethoveniani per i 250 anni dalla nascita del genio musicale. Il calendario è ricchissimo e può farci dimenticare per un momento i rifiuti che ci sommergono, il disastro dell’Atac, il caos sulle strade. Perché la cultura può davvero salvare l’anima di Roma. |