Firenze. Tram, sì dell’Unesco a Nardella Marzio Fatucchi Corriere Fiorentino 25/1/2020
«Seguite le nostre linee, a Firenze miglioramenti anche su taxi elettrici e bike sharing»
«Avanti così». Potrebbe suonare in questo modo il «giudizio positivo» arrivato dai tecnici Unesco e dell’Icomos (l’associazione legata all’agenzia dell’Onu per la conservazione e la protezione del patrimonio culturale) sulle scelte per la mobilità fiorentina, a partire dalla tramvia. Il sindaco Dario Nardella, con l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, riportano il giudizio positivo in una nota dopo l’incontro con i vertici Unesco a Parigi.
Ma cosa vuole dire? «Non è solo un giudizio politico, è un giudizio molto positivo sul piano tecnico da parte degli uffici dell’agenzia sul piano di gestione Unesco di Firenze e nello specifico degli aspetti che riguardano la tramvia, la mobilità elettrica, la gestione della nuove forme di mobilità — spiega Sacchi — La valutazione è arrivata a seguito della visita di Icomos in città».
Nel documento, consegnato a Palazzo Vecchio, nel capitolo «Progressi fatti nella implementazione dei trasporti pubblici», i tecnici segnalano «tramvie, taxi elettrici e bike sharing» e confermano che «sono state seguite le linee guida» date nel 2017 da Icomos e Unesco, spiega Sacchi leggendo gli stessi documenti. Tre indicazioni importanti, che fanno tirare un sospiro di sollievo al sindaco: almeno da Parigi non arrivano colpi al futuro della tramvia. Ma dall’Unesco arrivano anche altre novità. La prima è l’impegno dell’agenzia delle Nazioni Unite a collaborare per le celebrazioni dantesche. Un impegno annunciato nel corso dell’incontro di Nardella e Sacchi con la direttrice generale Audrey Azoulay, alla presenza dell’ambasciatore presso l’Unesco Massimo Riccardo, e di Ernesto Ottone Ramirez, sottosegretario generale dell’organizzazione. «La direttrice ha apprezzato l’annuncio del governo italiano di far nascere a Firenze un Museo della Lingua italiana. Il sindaco, ringraziando la direttrice per aver incluso Dante nell’agenda culturale dell’Unesco, ha proposto che Firenze organizzi a Parigi, presso la sede dell’organizzazione internazionale, la mostra di un’opera d’arte simbolica e un momento di riflessione sull’opera del Poeta», si legge nella nota diramata da Palazzo Vecchio. «L’idea che abbiamo portato con il sindaco — spiega Sacchi — è di fare una ricerca nel patrimonio pubblico dei musei civici, e di proporre un prestito per una mostra importante nel 2021». C’è anche una scommessa, quella di Firenze, che si è proposta di ospitare un summit internazionale per il 50esimo anniversario della Convenzione per la protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale nel 2022 (stessa data del 40esimo anniversario di Firenze patrimonio mondiale). E l’impegno dell’Unesco di dare risalto al tema dell’overtourism nelle città d’arte, su cui Nardella ha ribadito l’esigenza di nuove norme europee e di più poteri ai sindaci per arginare il fenomeno.
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