Torino. Anche Conservatorio e Accademia pronti a sbarcare in via Verdi Paolo Coccorese Corriere della Sera - Torino 29/1/2020
La Regione sfratta il Polo delle Arti, che nascerà nel bene Unesco
L’annuncio dell’Università sarà seguito a ruota da quello di altre due istituzioni formative della città. È attesa per domani la presentazione ufficiale del progetto dell’Accademia Albertina e del Conservatorio. Alla Cavallerizza Reale hanno intenzione di far atterrare l’annunciato Polo delle Arti. Quella «grande casa comune» per studenti e professori destinati a convivere negli stessi laboratori e corridoi. Se ne parla da tempo, è vero. Nei mesi scorsi l’idea sembrava finita definitivamente nel dimenticatoio per via della Regione, che dopo la vittoria del centrodestra ha diluito oltremodo le tempistiche di abbandono degli stabili di via Principe Amedeo (dove oggi ci sono gli uffici di alcuni assessorati). E secondo le previsioni, doveva nascere nel giro di pochi anni il nuovo Polo che oggi è destinato a sorgere a pochi metri di distanza. Oltre via Po. Alla Cavallerizza Reale, appunto.
Già in passato si era parlato di un possibile trasloco delle attività dell’Accademia di Belle Arti negli edifici tutelati dall’Unesco di via Verdi. Poi, complice l’occupazione e le diverse scelte politiche, le riflessioni avevano preso traiettorie diverse.
Intanto la vicenda è andata avanti. Nel 2017, sotto la guida dei presidenti Valentino Castellani e Fiorenzo Alfieri, il Conservatorio statale di musica «G. Verdi» e l’Accademia Albertina hanno abbozzato una collaborazione che a fine agosto si è concretizzata nell’annuncio della nascita del futuro Polo delle Arti. «Consentirà di sviluppare al meglio l’offerta formativa e gli itinerari di ricerca di entrambe le istituzioni coinvolte, e in particolare quella afferente al cosiddetto “terzo livello” (master, corsi di perfezionamento, dottorati di ricerca, ecc.), implementando la produzione artistica e orientando efficacemente i giovani verso le professioni», si legge nel comunicato scritto senza sospettare lo stop dettato dal ritardo con cui la Regione ha annunciato l’avvio dello spostamento degli uffici al grattacielo di Fuksas ancora in costruzione. Sfrattato ancora prima di prendere le chiavi della sua sede, il Polo delle Arti nascerà alla Cavallerizza. «Siamo interessati», ammette Marco Zuccarini, il direttore del Conservatorio che dà appuntamento a giovedì per l’annuncio ufficiale.
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