I suv sull’Appia Antica indecente offesa culturale Giorgio Milanetti - Paolo Conti Corriere della Sera - Roma 2/2/2020
Caro Conti,
giorni fa, festa di San Sebastiano, sono tornato alla Basilica fuori le mura. Un posto meraviglioso, nobilitato, all’interno, dal Salvator Mundi del Bernini e, fuori, dalla prospettiva della via Appia Antica che sale dolcemente verso il mausoleo di Cecilia Metella. Ma fatti pochi passi, ecco lo scempio: una fila ininterrotta di automobili che, per evitare il traffico su via Appia Pignatelli, passano davanti al mausoleo a tutta velocità e da lì, incuranti del cartello di divieto, si infilano sui basoli romani. Ho visto Suv superare utilitarie passando a cavallo di basolato e marciapiede. Uno spettacolo disgustoso, indecorosamente messo in scena in uno dei posti più sacri e affascinanti della nostra città. Solo pochi metri più avanti c’è la sede di Capo di Bove del Parco Archeologico dell’Appia antica. Nessuno sembra preoccuparsi di niente. Non commento. Giorgio Milanetti
L’Appia Antica è un immenso tesoro culturale che abbiamo ereditato dai secoli scorsi. Immeritatamente, verrebbe da dire. Se Antonio Cederna vedesse quei Suv offendere duemila anni di storia protesterebbe vigorosamente. Lo facciamo noi, nel suo nome, in questo piccolo spazio. Paolo Conti
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