Milano. Design, ecco come sarà il museo del Compasso d’Oro Annachiara Sacchi Corriere della Sera 4/2/2020
A Milano un secondo polo dedicato alla creatività
MILANO. L’edificio milanese, che nel Novecento ospitava un deposito dei tram e poi una centrale elettrica, è pronto ad accogliere i pezzi più belli del design italiano. La galleria centrale, con le grandi vetrate, sarà sempre attraversabile, un «tunnel» della creatività. Intorno nasceranno la caffetteria, il bookshop, il ristorante, le aree per la collezione permanente e gli eventi temporanei. Industriale, luminoso, storico: ecco il nuovo Adi Design Museum - Compasso d’Oro, 5 mila metri quadrati di made in Italy. Prossima tappa: il 18 aprile con la prima mostra. A giugno l’apertura.
Un anno di lavori giorno e notte, un investimento da 9 milioni di euro di cui 6,5 stanziati dal Comune di Milano, procedure innovative per fare di un edificio storico «che prima era un relitto» un gioiello antisismico: il museo, nato «per essere complementare, non sovrapponibile» a quello (del Design Italiano) alla Triennale, ospiterà la sua collezione di Compassi d’Oro dal 1954 a oggi (350 premiati su un patrimonio di 2.300 pezzi), focus sul disegno industriale, sull’abitare sostenibile, sul ruolo del design nel mondo globalizzato.
A spiegare il senso dell’operazione, con il sindaco di Milano Beppe Sala e il presidente lombardo Attilio Fontana, c’era ieri Luciano Galimberti, presidente di Adi: «Questo museo — ha detto — è il luogo dove il design sarà presentato non solo come fenomeno creativo, ma anche come impegno dei progettisti e delle imprese per una società più vivibile». Un laboratorio di idee in grado di coinvolgere, come ha precisato Umberto Cabini, presidente della Fondazione Adi, gli appassionati, le famiglie, i curiosi. I turisti, ai quali saranno dedicati percorsi interattivi. Fluidità e trasparenze. Gli spazi non saranno chiusi, ha precisato Galimberti, ogni area proverà a contaminarsi con gli spazi vicini: la galleria della grafica, il laboratorio di restauro a vista, il doppio ingresso da via Ceresio e via Bramante, l’archivio, la piazza-giardino. «Milano e la Lombardia — ha aggiunto Fontana — sono la culla della creatività. Il museo dell’Adi e quello della Triennale celebrano questo primato».
Alleanze nel segno del design. Con questo spirito il 18 aprile, durante il weekend del Miart e alla vigilia del Salone del Mobile, sarà presentata la XXVI edizione del Compasso d’Oro con la mostra Mettere radici. Poi a giugno l’apertura definitiva. Con un nuovo museo e un nuovo logo, ideato da Italo Lupi, Ico Migliore e Mara Servetto. «Riconosciamo nell’Adi — ha chiuso Lupi — un fortino di difesa del bell’oggetto».
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