«Un aiuto subito» a Venezia. I 900 mila euro al sindaco Francesco Bottazzo Corriere della Sera 5/2/2020
I fondi raccolti dal «Corriere» e dal Tg di La7 destinati a Pellestrina
VENEZIA. «Una risposta concreta dopo ottantaquattro giorni dalla tragica notte dell’Acqua granda», dice il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. L’isola di Pellestrina, un lembo di terra che divide la laguna dal mare, è rimasta sott’acqua per ventiquattro ore ininterrotte, con la marea che ha superato il muro che la protegge invadendo cucine e camere da letto, distruggendo quello che ha trovato davanti.
«Qui la marea è andata ben oltre il metro e ottantaquattro centimetri di Venezia, siamo arrivati a superare i due metri, guardate — mostra uno degli abitanti — c’è ancora il segno sulle porte e sulle finestre delle case». Un’isola in ginocchio per giorni, che rischia di rivivere ancora gli stessi tragici momenti ogni qual volta la marea supera il metro e sessanta.
L’aiuto concreto è quello che è arrivato dai lettori del Corriere della Sera e dai telespettatori del Tg di La7 che hanno partecipato alla sottoscrizione promossa dalle due testate a sostegno della città, dopo l’alta marea eccezionale che ha colpito Venezia il 12 novembre scorso. Novecentomila euro, che ieri mattina il direttore del Corriere Luciano Fontana, del Tg di La7 Enrico Montana e del Corriere del Veneto Alessandro Russello hanno consegnato simbolicamente al sindaco.
«Grazie alla generosità degli italiani garantiamo la sicurezza in caso di emergenza a Pellestrina», ha sottolineato Luigi Brugnaro. I fondi raccolti sono serviti per comprare dieci nuove pompe mobili e sedici generatori che permetteranno a tecnici e operai in caso di emergenza di liberare le case, ma anche le calli, dall’acqua che arriva dalla laguna o risale dalle caditoie.
Perché quelle fisse, distribuite in tutta l’isola, non sempre sono sufficienti a proteggerla: a volte la forza dell’acqua (anche quella degli acquazzoni) è troppo forte, altre ancora non riescono a funzionare al meglio perché hanno bisogno di manutenzione continua.
Il commissario straordinario nominato dal governo per l’acqua alta (il sindaco Brugnaro) può intervenire per l’emergenza, non per la normale programmazione degli interventi, altrettanto importanti. E qui sono intervenuti lettori e telespettatori: «Un intervento utile alla vita quotidiana delle persone di un lembo di Venezia poco conosciuto, bellissimo da scoprire, ma che ha bisogno di protezione dalle situazioni complicate», spiega il direttore Fontana. «Abbiamo scelto Pellestrina perché aveva già pagato nell’Acqua granda del 1966 e ha duramente sofferto un’altra volta pur non essendo sotto i riflettori come San Marco, qui la gente ha aiutato la gente», aggiunge Enrico Mentana.
Il prossimo passo è ricostruire (dove è stato distrutto) e alzare (nei tre chilometri del centro abitato) il muro che protegge l’isola.
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