Intesa con il Museo di Capodimonte, Gesac primo mecenate delle attività Corriere del Mezzogiorno - Campania 15/2/2020
Barbieri: «È un importante attrattore turistico per la regione»
Napoli. Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli, e Roberto Barbieri, amministratore delegato di Gesac (la società di gestione degli aeroporti di Napoli e Salerno), hanno sottoscritto un accordo triennale per valorizzare il Museo e Real Bosco di Capodimonte, «che rappresenta uno straordinario attrattore turistico per l’intera regione», come sottolineato in una nota congiunta.
L’accordo di mecenatismo consentirà alla direzione museale di sostenere le mostre — quella in corso «Di lava, porcellana e musica» (fino al 20 settembre 2020) e quelle di prossima inaugurazione, tra cui Gemito, «Dalla scultura al disegno» (19 marzo-26 giugno 2020) e Luca Giordano, «Dalla Natura alla pittura» (6 aprile-12 luglio 2020) — e di effettuare interventi di carattere strutturale con la consulenza tecnica di Gesac. Un accordo che rende la società di gestione dello scalo partenopeo il primo mecenate di Capodimonte, grazie all’Art Bonus, «strumento fiscale che lentamente si sta diffondendo anche al Sud».
L’accordo prevede inoltre forme di promozione del Museo in aeroporto con la possibilità di creare percorsi ispirati alle collezioni di Capodimonte a vantaggio dei turisti e della comunità aeroportuale. «La reggia e il bosco rappresentano un immenso patrimonio che va tutelato e promosso ed è un onore essere main sponsor di uno fra i siti museali più importanti ed estesi al mondo. L’accordo rinsalda e conferma il nostro legame con Capodimonte, fondato sulla comune consapevolezza e responsabilità di contribuire allo sviluppo turistico ed economico dell’intera regione», commenta Roberto Barbieri.
«Siamo grati alla Gesac per questo accordo che ci permetterà di intercettare maggiori flussi turistici grazie alla visibilità che ci viene concessa in aeroporto — afferma Sylvain Bellenger —. Siamo, inoltre, felici che la società abbia scelto di utilizzare lo strumento fiscale dell’Art Bonus che a Capodimonte abbiamo già sperimentato con successo coinvolgendo altri imprenditori locali e Borsa Italiana. Sono convinto che la “partecipazione” sia una vera rivoluzione culturale, un nuovo rapporto tra pubblico e privato che consente sempre più ai cittadini di avvicinarsi ai propri beni culturali e a noi di coinvolgerli nella loro piena valorizzazione».
Il Museo e Real Bosco di Capodimonte, come si ricorderà ha chiuso il 2019 con 252.617 visitatori e 1.911.344 fruitori che gratuitamente frequentano il Bosco, rientrando così nella classifica dei primi 30 musei più visitati d’Italia e tra i primi 5 siti culturali più frequentati del nostro Paese. Un 35% in più rispetto ai visitatori del 2018 (188.176) e superiori ai numeri del 2017 (233.910) quando le sale dell’appartamento Reale esponevano Picasso e il suo Parade nel Salone delle Feste. Aumentano anche i visitatori che nel 2019 hanno raggiunto Capodimonte con i mezzi della City Sightseeing: 33 mila viaggiatori.
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