Comitato del Prefetto sul Colosseo Rinaldo Frignani Corriere della Sera - Roma 18/2/2020
Pantalone convoca un vertice sull’ordine pubblico per bloccare spaccio e racket degli ambulanti
Abusivismo al Colosseo, presto un Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Una delle piaghe che affligge i dintorni dell’Anfiteatro Flavio, con otto milioni di turisti all’anno che si ritrovano davanti spesso una casbah, con ambulanti senza autorizzazione che vendono di tutto e pusher ovunque. Anche ieri mattina stesse scene dei giorni scorsi. La Prefettura ha deciso di affrontare il problema, non solo attorno al Colosseo ma anche nei pressi di altri luoghi ad alto richiamo turistico, come l’area intorno a San Pietro, il centro storico e il Circo Massimo. Secondo la polizia municipale al Colosseo, nelle prime due settimane di febbraio, sono stati sequestrati quasi tremila articoli.
Abusivismo al Colosseo, presto un Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Una delle piaghe che affligge i dintorni dell’Anfiteatro Flavio, con otto milioni di turisti all’anno che si ritrovano davanti spesso una casbah, con ambulanti senza autorizzazione che vendono di tutto e pusher ovunque. Anche ieri mattina stesse scene dei giorni scorsi, nonostante i controlli ripetuti delle forze dell’ordine. La Prefettura ha comunque deciso di accelerare i tempi e affrontare il problema, non soltanto attorno al Colosseo, ma anche nei pressi di altri luoghi ad alto richiamo turistico. C’è ad esempio l’area intorno a San Pietro, ma anche quella del lungotevere, senza contare il centro storico e il Circo Massimo.
Già da qualche settimana il prefetto Gerarda Pantalone si era messo in contatto con le varie istituzioni per fare il punto della situazione in vista di una riunione a Palazzo Valentini per monitorare il fenomeno dell’abusivismo commerciale che, nonostante le operazioni delle forze dell’ordine, continua a essere presente nella Capitale, alimentando un traffico di merci contraffatti e false griffe che mette in difficoltà i negozianti. Il quadro che è emerso fino a oggi, in diversi luoghi, a cominciare da Fontana di Trevi, è sempre lo stesso (purtroppo) di qualche mese fa e anche degli anni scorsi.
Ieri, come accade spesso, il comandante dei vigili urbani Antonio Di Maggio ha svolto con i vertici di piazza della Consolazione un sopralluogo al Colosseo per verificare quello che accade ogni giorno: secondo la Municipale, ci sono 16 agenti in servizio al giorno distribuiti nelle zone dove si trovano i turisti. A questa forza si devono aggiungere i carabinieri, i poliziotti e i finanzieri che effettuano bonifiche frequenti dall’inizio dell’anno, ma anche prima.
Il degrado tuttavia, specialmente in alcuni punti dove i turisti stranieri si radunano per ammirare il monumento più famoso del mondo o attendere il turno per entrare è evidente e questo preoccupa chi deve occuparsi della sicurezza del sito, presidiato peraltro da pattuglie dell’Esercito con compiti di antiterrorismo, e quindi assorbite solo da questo, impossibilitate a intervenire direttamente in caso di altre situazioni, per le quali si devono limitare a chiamare le forze dell’ordine. Truffatori, falsi figuranti, commercianti abusivi, saltafila senza autorizzazione sono insomma di competenza degli agenti, la prevenzione deve essere assicurata dal Comune.
Dalla Prefettura è tuttavia arrivato un impulso per risolvere il problema degli abusivi, responsabili comunque di buona parte del caos che regna attorno ai siti turistici, a cominciare proprio dal Colosseo. Ci sono stati contatti con i responsabili dell’area archeologica, così come del Comune, e anche ripetuti. Fino a oggi i risultati sono stati alterni, e comunque il volume di affari spesso illeciti che vengono conclusi ogni giorno rimane alto. Tanto che la zona rimane fra le più appetibili della Capitale per le organizzazioni che sfruttano stranieri per vendere merci illegali. Solo ieri i carabinieri del comando provinciale hanno identificato 51 venditori senza autorizzazione multati per quasi 278 mila euro. Vendevano di tutto, dalle powerbank per telefonini alle borse griffate (finte). Secondo i dati della Municipale, a gennaio scorso sono stati sequestrati circa 25mila articoli con oltre 17mila controlli in tutta Roma, mentre al Colosseo nelle prime due settimane di febbraio, con agenti in divisa e in borghese, sono stati intercettati quasi 3mila articoli con più di 100 persone fermate per identificazione e foto segnalamento, la maggior parte sanzionato perché abusive o perché saltafila. Sequestrato anche materiale pubblicitario per vendere tour turistici a prezzi maggiorati.
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