Bergamo. Dimore storiche acchiappa-turisti P.T. Corriere della Sera - Bergamo 19/2/2020
Sono 21 le dimore storiche e i castelli scelti dalla Provincia che entrano a far parte della rete acchiappa-turisti. L’obiettivo è creare anche nella Bergamasca un network sul modello di quello esistente nelle province di Parma e Piacenza.
Ora la fase due, per il lancio promozionale del progetto, poi l’atlante storico
La rete acchiappa-turisti dei castelli bergamaschi parte da quota 21. Tante sono le dimore storiche e i manieri scelti dalla Provincia per l’avvio del progetto di promozione turistica. Ieri il consigliere delegato Claudio Bolandrini ha riunito nello spazio Viterbi di via Tasso i proprietari, privati e pubblici, per avviare la fase operativa dell’iniziativa che punta a creare in Bergamasca un network sul modello di quello esistente nelle province di Parma e Piacenza.
«Il lavoro propedeutico — spiega Bolandrini — è consistito nel mappare l’esistente. Si è poi scelto, per questa fase sperimentale, di coinvolgere chi ha già una fruibilità turistica, ovvero monumenti in cui ci sia l’accessibilità, l’ascrivibilità a uso museale, la disponibilità del calendario visite, servizi di prenotazione e biglietteria». Una scrematura che, al momento, ha portato a escludere ville famose utilizzate per matrimoni (non disponibili nei festivi), ma anche strutture fortificate pur di pregio, ma non visitabili. Sono stati individuati a Calcio il Castello Silvestri e il Castello Villa Oldofredi, a Bergamo Palazzo Terzi, Palazzo Agliardi, Villa dei Tasso, Villa Grismondi, a Pumenengo Palazzo Barbò, a Caravaggio Palazzo Gallavresi, a Gromo Palazzo Milesi, a Brignano Palazzo Visconti, a Stezzano Villa Moroni, a Paladina Villa Pesenti Agliardi, a Urgnano Rocca Albani, a Rovetta Casa Museo Fantoni a cui si aggiungono i castelli di Cavernago, Lurano, Malpaga, Pagazzano e Solza.
«Adesso inizia la fase due — continua Bolandrini — con la realizzazione di una campagna fotografica e delle riprese video per fare un lancio promozionale del progetto che sarà promosso sul portale di VisitBergamo, sui social e sui siti istituzionali di Comuni, associazioni ed enti coinvolti». Alla promozione virtuale se ne affiancherà una fisica con la partecipazione con stand e corner alle fiere e in futuro anche a Oriocenter e all’aeroporto.
L’altra direzione in cui la Provincia vuole muoversi è quella dei bandi di gara. Un banco di prova c’è già stato con «Viaggio in Lombardia», bando della Regione che ha visto la Provincia partecipare insieme a Caravaggio, Cavernago, Urgnano, Misano e Treviglio, ottenendo su un progetto di 83 mila euro un contributo di 58 mila euro. «Con parte dei soldi ottenuti dalla Provincia — continua il consigliere delegato — abbiamo fatto la mappatura e ora stiamo preparando un corso di formazione per guide turistiche e stamperemo brochure. Infine realizzeremo un atlante storico che avrà come modello “Le città invisibili” di Italo Calvino, una sorta di diario di viaggio in cui ogni castello o palazzo sarà raccontato dal soggetto viaggiatore in una pagina a cui si aggiungeranno notizie storiche e informazioni enogastronomiche».
Bolandrini sottolinea come l’originalità e forza del progetto «Castelli e dimore» sia la struttura a rete. «La nostra iniziativa — precisa — non si sovrappone ad altre come il tour dei Castelli della Bassa ma le affianca e integra. Come Provincia offriamo a tutte le realtà bergamasche di entrare gratuitamente in un network di promozione. Abbiamo scelto di non costruire associazioni o società strutturate con cariche e costi e di pensare ai contenuti. Abbiamo puntato su un rete in cui si aderisce con un partenariato».
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