Toscana. Capitale della cultura, la sfida è a colpi di vip Luca Lunedì Corriere Fiorentino 20/2/2020
Bocelli, Cristicchi e Sieni si schierano per Volterra. I Negrita, Bertelli (Prada) e Scanzi per Arezzo
Al tavolo verde dove si gioca la partita per la capitale italiana della Cultura 2021, Volterra cala gli assi: Andrea Bocelli, Simone Cristicchi, Armando Punzo e Virgilio Sieni. Per Bocelli «l’ipotesi di decretare Volterra capitale italiana della Cultura 2021 mi trova convinto ed entusiasta sostenitore: a Volterra mi precipitai, nel 1995, alla vigilia della finale del 45° Festival di Sanremo per abbracciare il mio primogenito, Amos». Un rapporto, quello tra Volterra e i Bocelli, che risale nel tempo: «I Bocelli erano mezzadri presso i possedimenti della poco distante villa di Spedaletto. Impossibile non rimanere incantati dall’imponenza delle sue case-torri, dal teatro romano del I secolo avanti Cristo, il Duomo romanico, il Palazzo dei Priori».
A Volterra ha soggiornato anche Simone Cristicchi, quando ì fece ricerche all’interno dell’ex manicomio per lo spettacolo Lettere dal manicomio e dal quale ha tratto ispirazione per la canzone «Ti regalerò una rosa». «Ci sono tantissime meraviglie nella città e credo sia giusto e doveroso che Volterra rappresenti l’Italia come un luogo di cultura», dice Cristicchi. Ormai cittadino onorario è Armando Punzo che nel carcere ha creato la Compagnia della Fortezza: «A volte penso che questo miracolo non poteva che realizzarsi a Volterra, in Toscana, nel primo Stato al mondo ad aver abolito la pena di morte». Una riflessione su una delle eccellenze di Volterra, la Deposizione di Rosso Fiorentino, arriva da Sieni: «Penso a quest’opera come un richiamo e un invito a riflettere e mettersi in opera attraverso il gesto dell’incontro, dell’abitare il mondo secondo pratiche condivise».
Ma anche Arezzo, altra città toscana candidata capitale insieme a Pisa, che però ad ora non ha puntato su testimonial, può contare sull’endorsement di cinque artisti nonché cittadini illustri: Andrea Scanzi, la rock band dei Negrita, il patron di Prada, Patrizio Bertelli, il baritono Mario Cassi e il fondatore di Sugar, Beppe Angiolini. «È per me un grande onore essere stato scelto dalla mia amata città come uno dei testimonial di Arezzo capitale della cultura — scrive Scanzi — e mi fa piacere ci sia anche Cassi, baritono di fama mondiale che conosco e stimo. Non conosco invece personalmente Bertelli e Angiolini, ma ne conosco ovviamente le importanti carriere. Comunque vada, per me è una grande soddisfazione. Una grande gioia. E un grande onore. Grazie Arezzo». La sfida è iniziata. |