Torino. Edisu: «In Cavallerizza faremo una residenza universitaria» Giulia Ricci Corriere della Sera - Torino 23/2/2020
Una residenza universitaria è pronta a nascere negli spazi della Cavallerizza. L’ipotesi circolava ormai da tempo, ma ora inizia ad assumere contorni concreti. L’Edisu, l’Ente regionale per il diritto allo studio universitario, è infatti pronto a depositare la propria manifestazione di interesse per il complesso sabaudo. L’obiettivo è rimediare alla cronica carenza di posti e al conseguente picco dei prezzi: 6.400 euro all’anno. «Ce ne mancano 1.700. L’obiettivo è trovarne almeno altri mille nei prossimi dieci anni», spiega il neo-presidente Alessandro Sciretti. Tra le ipotesi, quella di affidare la Cavallerizza ad un privato con il project financing, sulla stregua della nuova Cesare Codegone, la struttura da 144 posti letto di proprietà del Politecnico.
Una residenza universitaria è pronta a nascere in Cavallerizza. Quella che è stata sempre un’ipotesi, inizia ad assumere contorni concreti. L’Edisu, l’Ente regionale per il diritto allo studio universitario, è infatti pronto a depositare la propria manifestazione di interesse per il complesso sabaudo. Torino è infatti carente da anni di posti letto, che toccano così picchi di prezzo di 6.400 euro all’anno: «Ce ne mancano 1.700. L’obiettivo è trovarne almeno altri mille nei prossimi dieci anni», spiega il neo-presidente Alessandro Sciretti.
Una delle cause sta nei costi molto alti di mantenimento degli stabili. Negli anni, infatti, il Comune ha donato all’ente svariati palazzi in disuso: «Che sono, però, strutture vecchie, quindi diseconomiche e poco efficienti», ammette Sciretti. È per questo motivo che l’idea di creare una residenza in Cavallerizza, in realtà, è arrivata proprio da Palazzo Civico e dall’assessore alle Politiche giovanili, Marco Giusta, che ha lanciato la richiesta qualche tempo fa all’Edisu e all’Università. Da lì, la proposta è passata al vaglio degli uffici di via Madama Cristina per valutarne costi e benefici, e soprattutto la sostenibilità economica: il tema, infatti, non è tanto trovare i soldi per far partire i lavori, ma avere quelli per mantenere la struttura. Alla fine, l’esigenza di posti e il valore storico-artistico della Cavallerizza hanno portato Edisu a decidere di manifestare interesse per creare una nuova residenza in via Verdi. «Se la scelta fosse stata politica, avremmo detto sì subito», ci tiene a precisare Sciretti. «Sono molto contento della scelta dell’ente, che ringrazio: quello spazio è strategico per ospitare residenze per studenti e studentesse», aggiunge Giusta.
Tra le ipotesi, quella di affidare la Cavallerizza ad un privato con il project financing, sulla stregua della nuova Cesare Codegone, la struttura da 144 posti letto di proprietà del Politecnico ma finanziata al 50 per cento da fondi del Ministero dell’istruzione e l’altra metà in finanza di progetto dalla società Ati Secap, che si è occupata della sua costruzione, e della Fondazione Ceur-Camplus, che la gestisce.
Poi, il balzo in avanti: «A prescindere da quello che accadrà per il complesso sabaudo – aggiunge il presidente - il prossimo investimento sarà su una struttura nuova: dobbiamo essere più efficienti». Ecco perché l’assessorato all’Istruzione della Regione Piemonte ha lanciato un’idea, ancora tutta da valutare: quella di sostituire la residenza con un polo per la formazione, che avrebbe costi di gestione più bassi. Ma perché possa diventare realtà, alla manifestazione di interesse della Cavallerizza dovrà partecipare anche piazza Castello, che nelle prossime settimane presenterà il proprio piano per la competitività, dove una parte dei fondi destinati alle borse di studio, in spesa corrente, verranno spostati ai servizi quali ristorazione, aule studio, prestito libri, posti letto appunto: «Perché è su quelli che si può fare efficienza», conclude Sciretti.
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