Querini, Cini e San Geremia. Due milioni e mezzo dalla Fondazione Venezia per i danni dell’acqua alta mo. zi. Corriere del Veneto 15/3/2020
Donazioni alla Querini Stampalia per il restauro dell’area progettata da Carlo Scarpa; al Conservatorio per l’archivio storico di Palazzo Pisani, che conserva preziose partiture e manoscritti di Antonio Vivaldi, Benedetto Marcello e altre 56 mila opere seriamente compromesse dall’acqua alta; al campanile romanico della chiesa di Santa Lucia e Geremia. E poi contributi per il restauro di androni monumentali, scalinate, pavimentazioni storiche. La Fondazione di Venezia l’altro giorno ha approvato la ripartizione del fondo da 2 milioni e 465 mila euro destinato alle istituzioni culturali di Venezia e isole che hanno subito danni a causa dell’acqua alta eccezionale del 12 novembre e dei giorni successivi. «Siamo l’istituzione che dà più fondi per l’acqua alta – commenta il presidente Giampietro Brunello - Il bando è stato chiuso il 31 gennaio e un comitato di esperti ha esaminato le domande. È stata data risposta alle richieste di tutte le realtà che hanno rilevanza pubblica». Caterina Bon Valsassina, Paola Marini e Amerigo Restucci hanno espresso la valutazione sul riparto dei fondi – arrivati dalla stessa Fondazione (mezzo milione), da Acri (un milione e mezzo) e poi dalle fondazioni di Cariparo, Carivit, Varrone, Cassa di Risparmio di Bolzano – e il Cda l’ha approvata. La cifra più consistente va a San Geremia, 898.971 euro per restaurare e consolidare il campanile romanico in cotto, tra i più antichi d’Europa. Seguono la Fondazione Querini Stampalia (356 mila per sanificare e ristrutturare il piano terra e i volumi della celebre biblioteca) e la sede Iuav di Palazzo Tron (282 mila euro per rimuovere, lavare e ricollocare il pavimento marmoreo nel portico al piano terra); poi il Conservatorio che con 280 mila euro potrà contribuire a rimettere in sesto l’archivio storico e gli spazi di conservazione delle partiture. Il monumentale scalone del Longhena della Fondazione Cini deve essere sottoposto a desalinizzazione, pulitura, restauro e integrazione dei pezzi mancanti e potrà contare su 187 mila euro, mentre i 183 mila euro alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista serviranno a restaurare i dossali lignei, rinforzare la muratura, togliere ruggine e sale del cancello della Cappella di Lourdes e realizzare un sistema di protezione dalle maree. A Palazzo Soranzo, sede della Soprintendenza Archeologica, 100 mila euro per il restauro dell’androne monumentale. Inoltre: 70 mila euro per marmi e arredi della chiesetta di San Giobbe; 25.500 alla Fondazione Levi per intonaci e depositi di Palazzo Giustinian Lolin; 25 mila per portone, impianti e arredi della sede della comunità dei greci ortodossi; quasi 23 mila euro alla Marciana per la biblioteca; 18 mila alla Fondazione Forte Marghera per rifare tetto e impianto elettrico; 11 mila al polo museale per il pavimento di Palazzo Grimani e 3.965 alla Scuola Grande del Carmelo. |