Mantova. Il Forte di Pietole, una casa per Virgilio Giovanni Vigna Corriere della Sera - Milano 10/4/2020
A Mantova, l’antico Forte di Pietole, da anni in stato di abbandono, diventerà la casa di Virgilio: vita e opere, tutto multimediale, del poeta latino, che ha cantato la bellezza della campagna mantovana e la vita dei pastori sulle rive del Mincio. L’idea è venuta all’ex sindaco Alessandro Beduschi, che ha elaborato un piano di valorizzazione della figura di Virgilio nel contesto della fortezza militare costruita tra l’epoca napoleonica e quella austriaca, su un terreno che ospita una riserva naturale e si estende su una superficie di 330 mila metri quadrati. «Volevamo uno spazio che potesse raccontare la sua vita e le sue opere, sfruttando la realtà virtuale e le tecnologie moderne».
Virgilio ha cantato la bellezza della campagna mantovana e la vita dei pastori sulle rive del Mincio, nell’antica Andes, l’attuale Pietole vecchia, frazione del comune di Borgo Virgilio. I versi del grande poeta latino rivivranno nel museo multimediale e nel progetto di riqualificazione del Forte di Pietole, da anni in stato di abbandono, all’interno del quale gli storici ritengono possibile collocare il villaggio dove nacque Virgilio. L’idea è dell’ex sindaco Alessandro Beduschi, che ha elaborato un piano di valorizzazione della figura di Virgilio nel contesto della fortezza militare costruita a cavallo tra l’epoca napoleonica e quella austriaca, su un terreno che ospita una riserva naturale e si estende su una superficie di 330.000 metri quadrati.
«Si tratta del forte più grande d’Europa — spiega Beduschi —, l’obiettivo era trovare una casa per Virgilio, uno spazio che potesse raccontare la sua vita e le sue opere. Così è nata l’idea di un museo multimediale, dotato di moderne installazioni che sfruttano la realtà virtuale e le tecnologie più sofisticate. Virgilio era molto apprezzato dal Nobel per la letteratura Seamus Heaney, che anni fa ha visitato il forte. Vogliamo creare un punto di riferimento culturale di rilevanza internazionale». La massiccia struttura fortificata, costruita su una collina in una posizione strategica, con bastioni, casematte, fossati e tunnel sotterranei ricoperti dalla vegetazione, rievoca la raffinatezza dei francesi e la grandiosa austerità delle costruzioni austriache. «I visitatori — afferma Beduschi — possono imbattersi in gallerie e anfiteatri sorprendenti. Il progetto tiene conto di vari aspetti che concorrono a rendere unico questo luogo: la grandezza del forte, la storia di Virgilio, le bellezze naturali del Parco del Mincio, il rilancio di queste terre in un’ottica culturale, economica e turistica». Il forte, in precedenza di proprietà del demanio, è stato acquisito dal Comune che ha ottenuto i finanziamenti di Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, Fondazione Banca Agricola Mantovana e Fondazione Cariverona. Il cantiere partirà entro il 2020.
Il progetto prevede la realizzazione di un museo diffuso e un itinerario cicloturistico che collegherà il luogo natio di Virgilio con il lago di Garda attraverso percorsi naturalistici, religiosi, archeologici. «Coinvolgeremo i privati nella gestione di strutture ricettive e di ristorazione — ricorda Stefanp Mangoni, curatore del progetto —. Il forte diventerà un volano per economia e turismo».
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