Palazzi in Val di Non. Viaggio virtuale di arte e storia Silvia Vernaccini Corriere del Trentino 10/4/2020
Palazzi in Val di Non. Viaggio virtuale di arte e storia con la guida online del centro Culturale d’Anaunia tra castelli e dimore della nobiltà trentina
Arte e cultura, beni irrinunciabile, che in questo periodo di emergenza coronavirus ci arrivano attraverso il web e i social. Si viaggia anche restando a casa e si visitano le bellezze del territorio, d’Italia, d’Europa e del mondo dallo schermo del cellulare, del tablet, del computer o della televisione. In anticipo sui tempi ci aveva già pensato il Centro Culturale d’Anaunia a regalare viaggi culturali virtuali, mettendo in rete, sfogliabile e scaricabile la guida Palazzi e dimore signorili in Val di Non . Entrandoci con un semplice click è possibile visitare virtualmente alcuni dei palazzi storici più significativi della Val di Non e scoprirne le principali caratteristiche grazie anche a testi semplici, ma esaustivi, dello storico dell’arte Massimo Negri (www.centroculturaledanaunia.it/portfolio/palazzi-e-dimore-signorili-in-val-di-non/).
La guida è realizzata in tre lingue che si connotano graficamente con un colore: verde per l’italiano, rosso per il tedesco, blu per l’inglese (il libro è di 136 pagine).
La Val di Non, o Anaunia così com’era nota in età romana, non è infatti solo terra di mele, ma è anche custode di un prezioso patrimonio storico e artistico distribuito generosamente lungo i suoi rilievi ondulati e terrazzati.
È anche terra di famiglie nobili che si sono distinte con figure di cardinali, uomini di cultura, politici, giuristi: famiglie e dinastie proprietarie di splendidi castelli e dimore signorili, oggi custodi di cicli di affreschi e affascinanti testimonianze del passato.
Una di queste è Casa de Gentili, a Sanzeno , le cui sale impreziosite da stucchi e arredi d’epoca – tra i de Gentili si annoverano consiglieri del Principe vescovo di Bressanone, filosofi e farmacisti – danno spazio appunto al Centro Culturale d’Anaunia, fulcro sinergico di iniziative culturali finalizzate a coinvolgere l’intera Val di Non.
In totale sono sette le dimore signorili raccontate e virtualmente visitabili in questa guida.
Procedendo nelle pagine si entra così nel Palazzo Assessorile di Cles , mosso da eleganti bifore all’esterno mentre virtuosi affreschi del pittore di corte Marcello Fogolino impreziosiscono gli interni. Ci sono Casa Marta a Coredo , cornice del Museo Etnografico d’Anaunia segnata da una stube rivestita di tavole di legno, e Casa Campia a Revò , che racconta della nobile famiglia Maffei riconoscibile nel grande araldo dipinto in facciata. Così come Palazzo Morenberg a Sarnonico , si rivela un’autentica domus picta, Casa Endrici della omonima famiglia, a Don , consente di ricostruire attraverso oggetti e documenti la vita e le vicende di Celestino Endrici, vescovo di Trento negli anni difficili delle due guerre mondiali.
Palazzo Aliprandini-Laifenthurn a Livo , infine, sorprende per l’inaspettato articolarsi di edifici che si sono aggiunti nel tempo attorno alla torre quadrangolare romanica.
Tutte queste residenze nobiliari sono oggi visitabili, vuoi perché sedi museali oppure sedi municipali, grazie ad attente opere di restauro e valorizzazione a più mani. Scorrendo virtualmente le pagine di Palazzi e dimore signorili in Val di Non si ha dunque la sensazione di essere protagonisti di un viaggio nel tempo capace di evocare suggestivi panorami storici. Non resta che attendere «il giusto» tempo per visitarli concretamente. E si vivranno, di certo, nuove gratificanti emozioni. |