Torino. Cambio ai vertici della Fondazione Cultura: arriva Isaia Paolo Morelli Corriere della Sera - Torino 11/4/2020
«Nonostante il periodo, posso essere contento dal punto di vista professionale». Alessandro Isaia da ieri è il nuovo segretario generale della Fondazione per la Cultura. Docente e formatore, laureato in Architettura al Politecnico, ma soprattutto apprezzato project manager culturale, il suo profilo ha convinto il Consiglio direttivo (Chiara Appendino, Luisa Jona Celesia e Francesca Leon). Dopo un periodo di affiancamento («a distanza» visto il momento) andrà quindi a sostituire Angela La Rotella, che a metà maggio prenderà servizio come dirigente al Politecnico, dove si occuperà, fra le altre cose, di promozione, beni culturali, eventi e fundraising. «Sono abbastanza abituato a partire da situazioni complicate», ammette Isaia, che in queste settimane concluderà la propria esperienza di direttore alla Fondazione Artea, ente creato per volere della Regione (con l’ex assessore Antonella Parigi) al fine di valorizzare il patrimonio culturale del Cuneese. «È stata una startup — ricorda Isaia — ed è cresciuta, siamo al terzo anno di attività e ha preso forma». La sua esperienza, questa volta, è stata premiata, mentre due mesi fa era arrivato finalista anche per la direzione del Circolo dei Lettori, dove però ha prevalso Elena Loewenthal. «Se la Fondazione per la Cultura è una rivincita? No, il Circolo ha fatto la scelta migliore». Ma resta la soddisfazione di essere arrivato fra i primi cinque. Il pensiero ora va all’immediato futuro. «Ho studiato il nuovo statuto (approvato a ottobre 2019, ndr) — spiega Isaia — e dal punto di vista organizzativo mi sembra ben strutturato. In questa fase posso solo acquisire informazioni e vedere cosa tecnicamente è stato fatto, per adattarmi, in base alla mia esperienza, ai tempi che ci aspettano». Con l’obiettivo di far dialogare la parte tecnica e la parte artistica del mondo culturale. Cautamente, intanto, preferisce non sbilanciarsi sui prossimi progetti, ma avrà un po’ di tempo a disposizione per entrare nella macchina della fondazione. Il primo evento gestito dall’ente, in ordine cronologico, sarà infatti — si spera — Todays, dal 28 al 30 agosto (visto il rinvio del Torino Jazz Festival al primo ottobre). «Credo servirà un cambio di paradigma da parte dei decisori politici, cosa che sta già avvenendo — dice, pensando alle difficoltà attuali del settore culturale — e non credo si possano mantenere le stesse modalità di selezione, approccio e valutazione delle performance per misurare l’efficacia e i contributi, questo è palese. Tutti noi operatori dovremo usare professionalità e buon senso per affrontare il cambiamento radicale nel miglior modo possibile».
Sarà in carica per cinque anni, con un compenso annuale di 95 mila euro lordi.
|