Riaprono le librerie. Ma non tutte subito Francesco Mazzotta Corriere del Mezzogiorno - Campania 11/4/2020
Laterza: «Ruolo sociale riconosciuto». Adesso si scommette sul cinema per il dopo
Il nuovo Dpcm sull’emergenza prolunga il lockdown generale fino al 3 maggio, ma riapre le librerie già da martedì prossimo. Soddisfatto Alessandro Laterza: «Riconosciuto il nostro ruolo sociale». Ma non è facile riaprire a cavallo di Pasqua: Feltrinelli sta valutando il da farsi. Meno problemi per i piccoli come Dickens a Taranto o la storica Palmieri a Lecce. Intanto la Regione si prepara al «dopo» anche sul cinema; altri soldi per produzioni, autori e pubblico.
Il giro di vite non si allenta. Tranne che per librerie e cartolerie. Il lockdown prosegue sino al 3 maggio, con pochissime deroghe. L’emergenza sanitaria continua a tenere in scacco l’Italia. Ma c’è una ristretta élite a tirare un respiro di sollievo. Ne fanno parte i lettori e i loro più diretti fornitori, i librai, che da martedì potranno finalmente riaprire le attività.
L’editore barese Alessandro Laterza saluta la scelta «positivamente», come «un primo passo verso la normalizzazione». Ma un sano realismo impone di non esaltarsi. Per Laterza non si può parlare di occasione per «una rifioritura dell’attività». Per il momento si tratta di limitare i danni, già ora da stimare in dieci punti negativi su base annua. Tra l’altro, il mercato dell’editoria e le librerie (soprattutto quelle indipendenti) sono in difficoltà da tempo. Una crisi iniziata con lo shock finanziario del 2008-2009. Da allora hanno chiuso in tantissime, anche in Puglia. E la serrata per il coronavirus ha inferto un altro colpo pesante.
Da martedì si riparte. «Ma non è pensabile - aggiunge Laterza - che ad aprile avremo masse di persone a passeggio che possono decidere di andare in libreria». Per il settore, però, la decisione del governo è importante perché «riafferma il ruolo di servizio» degli esercenti della lettura. Per i quali è il momento di crederci, visto che il principale concorrente online, Amazon, «ha ridotto il servizio di commercio di libri su supporto cartaceo». In questo periodo, spiega ancora l’editore barese, «non è stata indifferente la domanda di libri universitari, ma anche libri di narrativa e saggistica con qualche attenzione ai pochi titoli che sono usciti che parlano di temi legati al contagio». Ci sono, invece, ancora molte incertezze sui libri scolastici, «perché non si sa ancora se saranno consentite nuove adozioni e come riaprirà la scuola».
Tante le librerie in Puglia che, in attesa di riaprire, hanno aderito al progetto nazionale «Libri da asporto», tra cui la Laterza di Bari. Stesso servizio ha proposto la Dickens di Taranto, che ha effettuato consegna a domicilio suggerendo anche due-tre titoli al giorno sulla pagina Facebook. «Siamo partiti in sordina, poi ho effettuato in media dieci consegne quotidiane», racconta il titolare, Tonino De Giorgi, che nelle settimane di chiusura ha dovuto contare perdite intorno al 70%. Per la riapertura di martedì si dice pronto. «Almeno per me non sarà difficile far rispettare il distanziamento sociale», ironizza, sottolineando il rapporto one-to-one con i lettori di una libreria indipendente. Le novità di questo mese sono tutte saltate. Il libro più venduto da Dickens è stato Spillover , il bestseller sull’evoluzione delle pandemie di David Quammen, seguito da Il sogno della Crisalide , romanzo sul cambiamento di Vanessa Montfort, e L’architettrice di Melania Mazzucco.
Niente consegna a domicilio, invece, per la storica libreria Palmieri di Lecce, che ha preferito sospendere completamente l’attività. E senza temere di perdere clienti. «Ci hanno scritto e contattato in tanti, in queste settimane, rassicurandoci che avrebbero aspettato la nostra riapertura», racconta Daniela Palmieri, oggi alla guida della libreria di famiglia che da cinquant’anni è punto di riferimento per i lettori leccesi. «Se ci mettono in condizione di rispettare le regole, e garantire la salute nostra e dei clienti - dice - riapriamo già martedì».
Qualche problema, invece, per le grandi catene, rimaste spiazzate dalla decisione del governo. Ieri sera i vertici nazionali della Feltrinelli hanno tenuto una riunione per capire come e quando riaprire. Un conto è la gestione di una piccola libreria, un altro sono gli spazi di uno store come la Feltrinelli di Bari, dove è più difficile gestire le problematiche legate al distanziamento sociale e le altre disposizioni anticontagio. Se ne saprà di più nelle prossime ore. |