Lombardia. Esposizioni, archivi e biblioteche. Aperture e rinvii in ordine sparso Corriere della Sera - Milano 18/5/2020
L’annuncio del governatore Attilio Fontana, secondo cui i musei lombardi avrebbero dovuto aspettare il 25 maggio per riaprire, è stato smentito dalle linee di indirizzo per la ripartenza delle attività dal 18 maggio anticipate ieri dallo stesso Fontana e confermate nell’ordinanza regionale. Comprendono infatti la riapertura di «musei, archivi, biblioteche, attività culturali, luoghi e monumenti storici». Ma oggi, e per tutta la settimana, a riaprire a Milano sarà solo il Poldi-Pezzoli. I musei civici, pronti ad accogliere i visitatori secondo un piano di aperture sperimentale (a scacchiera, con ingressi contingentati e prenotazioni obbligatorie) il 19 maggio, sono slittati al 25. L’intero sistema museale cittadino pensa di riaprire non prima di giugno. Per il Museo della Scienza e della Tecnologia, con una superficie totale di 50 mila metri quadrati, 36 esposizioni, 14 laboratori interattivi e 9 location per eventi, «non ci sono attualmente le condizioni per riaprire al pubblico», dice il direttore generale Fiorenzo Galli. Che garantisce però: «Stiamo lavorando a numerose novità e preparandoci a essere adeguati a scenari operativi significativamente diversi da prima». La Triennale sta lavorando per riaprire a giugno il Giardino e il Museo del Design Italiano e predisponendo un piano che comprenderà prenotazione obbligatoria e controllo della temperatura per i visitatori. Fondazione Prada lavora da oltre dieci giorni al piano per la riapertura in sicurezza e deciderà in settimana la data in cui tornerà ad accogliere i suoi visitatori. |