Centri storici senza turisti, ma i quartieri rivivono Corriere della Sera 22/5/2020
Caro Aldo,
i centri storici si sono svuotati perché i turisti stranieri non ci sono più. È desolante, ma vero. Come finirà? Maria Delsano, Milano
Negli ultimi anni i residenti hanno abbandonato il centro storico di Firenze per trovare in periferia condizioni migliori di vita e di lavoro. Adesso il sindaco propone un velleitario ritorno degli indigeni in centro per sostenere la ripresa dei bar e dei ristoranti! Così invece di vendere trippa ai turisti se la mangeranno tra loro? Bruno Telleschi, Roma
Se prima noi residenti (superstiti) nei centri storici ce l’avevamo con i turisti, ora capiamo che si cerchi il modo di farli tornare per aiutare le attività commerciali. Confido nel distanziamento. Laura Bianchi, Mestre (Ve)
Cari lettori,
ho ricevuto diversi commenti sulla tristezza dei centri storici delle città d’arte, che restano deserti. Va detto che in queste bellissime giornate di maggio è possibile apprezzare invece il risveglio della vita di quartiere.
Se purtroppo gli italiani non abitano più nei centri storici, desolatamente vuoti di turisti, per fortuna il flusso della vita sta riprendendo poco a poco nelle periferie, e nei quartieri fuori dal centro.
Ieri mattina passeggiavo a piazza Bologna: l’edicola è sempre rimasta aperta, e ha venduto anche qualche copia in più del solito; l’edicolante Tonino, uno di quegli italiani che non si arrendono, ha pure un bar gelateria gestito dalla moglie Katia e dal figlio Simone, il primo locale del quartiere a riaprire; ma altri bar stanno finendo i lavori, le trattorie si stanno attrezzando, le pizzerie al taglio sono già attive, ogni commerciante prepara il cartello con i tempi e i modi della ripartenza. E il ronzio dei trapani di un cantiere sembra una musica, dopo tanti giorni di forzato silenzio.
Ovviamente ci vorrà tempo per tornare come prima. E ci sarà molto bisogno di cantieri, sia per mettere persone e aziende al lavoro, sia per rimediare allo stato di abbandono in cui versa la Capitale. Ma basta fare una lunga passeggiata, e vedere il centro di Roma ancora semideserto, con le persiane sbarrate delle case di solito affittate — magari in nero — ai turisti, per misurare la differenza tra i quartieri meravigliosi che abbiamo in larga parte abbandonato, e quelli in cui vive ancora la gente. Aldo Cazzullo
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