«L’Appia antica è un tesoro» scrivono due francesi di roma Dominique Alhéritière e Françoise Vuillet - Paolo Conti Corriere della Sera - Roma 22/5/2020
Caro Conti
da 42 anni passeggiamo quasi ogni giorno sull’Appia Antica. Grazie all’impegno dell’amministrazione del Parco, abbiamo visto rinascere questo monumento per la più grande fierezza dei Romani e la più grande gioia degli stranieri, residenti o turisti. Adesso è un Parco che fa l’invidia di tutto il mondo. Sarebbe bello che la vostra pagina rendesse omaggio a quelli che hanno salvato la prima delle vie consolari. Potrebbe anche servire d’appello urbi et orbi a sostenere questi sforzi perché niente è mai vinto per sempre. Dominique Alhéritière e Françoise Vuillet
Certi romani indigeni (non «francesi di Roma», così attenti) considerano il basolato dell’Appia Antica, il più prezioso manto stradale d’Europa, come un’eccellente pista per i loro roboanti fuoristrada. Siamo pieni di segnalazioni indignate di certi intollerabili sfregi. E saremmo felici se fossimo messi al corrente di multe adeguate all’infrazione. E invece, niente, zero. Comunque, cari lettori, avete ragione: lo sforzo del direzione del Parco dell’Appia Antica, affidato a Simone Quilici , è meritorio e i risultati si vedono. Purtroppo i vandali sono ancora tanti. Ma la maggioranza dei visitatori si comporta come voi, squisiti lettori. Paolo Conti |