Boboli, addio turismo di massa. Riapertura col turista di Massa Edoardo Semmola Corriere Fiorentino 22/5/2020
Le regole: mascherina obbligatoria, ingressi contingentati e termoscanner
A Palazzo Pitti si entrerà il 28 maggio, alla Galleria degli Uffizi il 3 giugno
Il giardino di Boboli poteva aprire anche mercoledì, ma il direttore degli Uffizi Eike Schmidt ha voluto «aspettare che anche il sole ci desse il via». E nonostante le restrizioni dovute alle norme sul distanziamento, il primo giorno — ieri — dopo due mesi e mezzo di porte chiuse, ha già dato buoni segnali: solo a mezzogiorno erano entrati 70 fiorentini (per i quali l’ingresso al giardino è gratuito) e 55 turisti paganti. Uno è venuto appositamente da Massa. Schmidt e il sindaco Nardella hanno riaperto i cancelli della porta di Annalena e di Palazzo Pitti, e annunciato le prossime due riaperture: Palazzo Pitti il 28 maggio e gli Uffizi il 3 giugno: quella mattina il direttore Schmidt accoglierà personalmente i primi visitatori.L’apertura di Palazzo Pitti coinciderà con l’inaugurazione della mostra, «La grandezza dell’universo nell’arte di Giovanna Garzoni» allestita prima del lockdown perché sarebbe dovuta partire proprio il giorno dopo la chiusura forzata, il 9 marzo. Gli Uffizi dimezzeranno il limite dei visitatori in compresenza da 900 a 450, ci saranno termoscanner all’ingresso, presidi sanitari con gel all’ingresso, uscita, bagni e punti strategici. È stato riadattato l’algoritmo elimina file per gestire al meglio i flussi. Schmidt ha anche annunciato la proroga per altri 80 giorni di tutti gli abbonamenti annuali ai musei da lui diretti.
«Invito tutti i visitatori ad ammirare Boboli come uno splendido museo a cielo aperto, per i suoi tesori botanici e per il patrimonio architettonico e scultoreo» ha aperto le danze il direttore Schmidt ricordando che Boboli accoglie una vasta collezione di piante e fiori rari e oltre 300 sculture dall’età classica al Rinascimento e al Barocco. E spiegando che non ci saranno solo accessi contingentati, a distanza, e con mascherine: a Boboli troveremo dispenser di gel disinfettante in tutti i bagni e personale addetto alla misura della temperatura corporea. Il giardino rimane visitabile dal lunedì alla domenica (ad eccezione del primo e l’ultimo lunedì del mese) dalle 8.45 alle 18.15. Ma l’area della Botanica Superiore resterà aperta solo la mattina da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13 mentre la Grotta del Buontalenti e il Museo delle Porcellane rimarranno chiusi. Per i gruppi c’è il numero massimo di 10 persone. È vietato l’ingresso a persone con temperatura corporea oltre 37,5 gradi, è necessario mantenere una distanza di almeno 1 metro e 80 dalle altre persone, sono proibiti gli assembramenti e le guide turistiche devono sempre utilizzare il sistema whisper con microfono e auricolari.
«Riaprire le porte di Boboli non è solo un segnale per la cultura e Firenze ma per tutto il mondo — ha commentato il sindaco — perché ciò che facciamo qui, adesso, viene osservato da ogni angolo del pianeta, e rappresenta un New Deal, una rinascita più che una ripartenza, perché la parola rinascita implica un cambiamento a cui tutti dovremo fare l’abitudine».
Perché niente sarà più come prima anche sul versante della fruizione dei beni culturali. «Il tema della sicurezza sarà decisivo per la scelta delle persone se visitare determinati luoghi o meno — ha aggiunto Nardella — chi entra qui a Boboli sa di essere in totale sicurezza. Per questo — aggiunge — ai fiorentini che possono accedere al giardino gratuitamente lancio l’invito a pagare una sorta di biglietto virtuale, una donazione, per aiutare il mondo della cultura a rialzarsi». Ma questi «cambiamenti» non vanno vissuti solo come limitazioni ma anche come opportunità: «Per anni ci siamo lamentati delle code, dell’impossibilità di poter avere un dialogo personale e intimo con l’opera d’arte — ha chiosato il sindaco — ebbene, quella che sembrava un’utopia ora è possibile: possiamo vivere dei momenti da soli a tu per tu con l’opera d’arte. Dunque venite, questo è il momento». Un appello rivolto a tutti, non solo ai fiorentini. Nardella ha colto l’occasione del primo visitatore massese per lanciare un appello scherzoso «agli ex avversari storici di Pisa, e pure ai senesi: vi aspettiamo».
Nei giorni di chiusura, Boboli non è rimasta ad aspettare: la curatrice Bianca Maria Landi ha raccontato come sono stati predisposti i rilievi alla fontana del Nettuno e alla vasca dell’Isola per i prossimi interventi di restauro.
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