Milano. Rincorsa lenta ai musei civici: 90 prenotazioni per le riaperture Francesca Bonazzoli Corriere della Sera - Milano 26/5/2020
Novanta prenotazioni. Non si può certo chiamare una corsa ad accaparrarsi il biglietto quella che fotografa, a ieri pomeriggio, le richieste di visita ai musei civici le cui porte riaprono da oggi. Forse il pubblico ha ancora timore a uscire; forse la comunicazione sulla ripartenza, fra annunci e rinvii, è stata confusa. Certo il sistema cosiddetto «a scacchiera» (oggi apre questo museo, domani quell’altro) non aiuta a una visita spensierata dell’ultimo momento. Però è comunque il segnale che alcuni hanno capito quanto questa sia un’occasione imperdibile per ammirare le nostre collezioni d’arte in quasi solitudine. Un privilegio per cui è richiesto solo un minimo di organizzazione. Si può accedere infatti esclusivamente dopo aver prenotato (anche nel caso in cui si abbia diritto all’ingresso gratuito) con biglietto da fare online sul sito vivaticket.it.
Al momento gli orari di tutti i musei sono ridotti dalle 11 alle 18 e l’accesso è scaglionato in piccoli gruppi distanziati di mezz’ora (15 persone per volta all’Archeologico e all’Acquario; 5 a Palazzo Morando, museo del Risorgimento, Galleria d’arte moderna, studio museo Francesco Messina e Mudec). Di fatto una meraviglia per noi, ma di sicuro economicamente poco sostenibile sul lungo termine per le casse del Comune.
L’avanguardia delle riaperture di oggi e domani comprende la Galleria d’arte moderna di via Palestro (impagabile l’emozione di girare in solitudine fra le sue sale principesche), l’Acquario e i Musei di storia naturale e del Risorgimento. Secondo il criterio dell’apertura a scacchiera voluto dall’assessore alla cultura Filippo Del Corno per rodare sistema di prenotazioni, sicurezza del pubblico e dei custodi, giovedì toccherà invece alla casa museo Boschi Di Stefano e allo Studio museo Francesco Messina cui venerdì si aggiungerà la collezione permanente del Mudec di via Tortona. Assieme a quest’ultimo, sabato e domenica sarà infine possibile visitare il museo del Novecento, Palazzo Morando e l’Archeologico.
Rimane invece ancora chiuso il Castello Sforzesco dove è in corso la messa a punto della climatizzazione riconvertita in modo da escludere la funzione del ricircolo dell’aria e che quindi richiede ancora tempo per garantire la temperatura e l’umidità costante richieste dalla corretta conservazione delle opere.
Nemmeno la Pinacoteca di Brera e il Cenacolo sono ancora pronti e dalla direzione di entrambi non è stata comunicata una data di riapertura. Certo anche qui ci saranno i consueti accessi solo su prenotazione, con mascherina e percorso a senso unico in modo da non fare mai incrociare i visitatori.
Da giovedì 28 (dalle ore 11 alle 19.30) gli amanti dell’arte non possono invece lasciarsi sfuggire la riapertura di Palazzo Reale e quindi la possibilità di ammirare in tutta tranquillità la mostra del misterioso pittore seicentesco francese Georges De La Tour oppure l’esperienza immersiva «Tutankhamon. Viaggio oltre le tenebre». Le prenotazioni, in questi casi, vanno fatte sui siti delle singole mostre.
Infine, da oggi cancelli spalancati anche alla Sormani e nelle prime otto biblioteche civiche: Affori, Baggio (piazza Stovani), Chiesa Rossa, Gallaratese, Niguarda, Oglio, Tibaldi, Valvassori Peroni. Le informazioni dettagliate su orari e servizi si possono trovate al link milano.biblioteche.it/servizi/fase2.
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