Le voci delle donne per archivi in podcast Paolo Morelli Corriere della Sera - Torino 27/5/2020
Quali sono le storie che si nascondono tra gli scaffali? Archivissima (in versione online) svela un patrimonio non soltanto torinese
Può un archivio diventare un podcast? A rispondere, in maniera affermativa, è Archivissima. La prossima edizione, in digitale dal 5 all’8 giugno, farà parlare gli archivi attraverso le voci delle donne. All’interno di un palinsesto composto come una trasmissione radio e tv, si alterneranno 80 podcast sul sito web della manifestazione e 100 video sulla pagina Facebook, oltre alle dirette su Instagram. Come già previsto, l’attesa Notte degli archivi (il 5 giugno dalle 18 alle 23) si allargherà in tutta Italia, grazie anche al patrocinio di Anai, Associazione nazionale archivistica italiana, e sarà condotta per l’occasione da Matteo Caccia, attore teatrale, scrittore e conduttore radiofonico. «Questo è un anno caratterizzato dal coraggio — ha annunciato Andrea Montorio, ceo di Promemoria, che organizza il festival — perché ci apriamo a livello nazionale e il nostro gruppo di lavoro ha presentato un progetto innovativo. Il digitale è una prima sperimentazione che ci piacerebbe portare avanti». Per adesso è un passo importante per la comunicazione del patrimonio di storie conservato negli archivi. «Non esiste — ha sottolineato Montorio — un podcast dedicato agli archivi».
E al centro ci saranno le donne, tema 2020, con contenuti prodotti dagli enti partecipanti, di cui dieci curati dalla giornalista Valentina De Poli. Fra questi ci sono l’Archivio Storico Ricordi con un focus su Maria Callas, l’Archivio Fondazione Mondadori sulla scrittrice e partigiana Alba De Céspedes e l’Archivio della Compagnia di San Paolo sul tema dell’emancipazione.
La scrittrice e giornalista Eliana Liotta ha poi recuperato le storie del personale femminile dall’archivio di Intesa Sanpaolo, mentre la scrittrice Stefania Auci presenterà un racconto inedito, Il contabile, creato dall’archivio di Reale Mutua. Attesi anche i podcast di Francesca Manfredi (sulla Lavazza), Lidia Ravera (sulla partigiana e antifascista Teresa Noce), Michela Murgia (sulla tradizione orale sarda), Cathy La Torre (alla scoperta del Cassero di Bologna), Vladimir Luxuria (sulla rappresentazione delle donne trans nel cinema) e Gabriella Greison (sul lavoro d’archivio per due suoi libri).
Ne emerge un racconto che scava nelle profondità delle carte, per svelarne i tesori e i collegamenti, le modalità di lavoro, le potenzialità.
«Archivissima è un’opportunità — ha aggiunto Alessandro Bollo, direttore del Polo del ‘900, partner dell’iniziativa — e già a marzo avremmo dovuto far partire un progetto sulla necessità di un nuovo protagonismo femminile». L’ente, peraltro, organizza anche un focus sulla fruizione degli archivi in digitale. Ma la manifestazione è anche un’occasione per riflettere sul concetto stesso di archivio, nell’appuntamento di Scuola Holden su artisti come Marcel Broodthaers, Andy Warhol o Gerhard Richter (6 giugno, alle 17), senza interrompere il legame con l’attualità, grazie alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, charity partner per il terzo anno consecutivo. Il direttore scientifico dell’istituto, Anna Sapino, parlerà dell’attuale emergenza sanitaria il 7 giugno alle 17. |