Mart. «Quel Caravaggio arriverà» Chiara Marsilli Corriere del Trentino 27/5/2020
Sgarbi e l’opera al Mart: «Il sindaco di Siracusa si oppone? Tutto autorizzato» Il via libera del vescovo
«La mostra di Caravaggio al Mart si farà, le autorizzazioni ci sono tutte». Così Vittorio Sgarbi, presidente del Mart di Rovereto, risponde alle polemiche esplose dopo l’annuncio della mostra che in autunno porterà nel museo di Rovereto una delle più note opere del Caravaggio: il Seppellimento di Santa Lucia , conservato nella chiesa di Santa Lucia alla Badia, in Piazza Duomo a Siracusa.
«Tutte le verifiche di disponibilità sono state fatte - ribadisce con veemenza Vittorio Sgarbi . E elenca i vari soggetti - . Sono stati coinvolti il Ministero dell’Interno, il presidente del Fondo Edifici di Culto e direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, il prefetto di Siracusa, il presidente della Regione Sicilia, l’assessore regionale, il direttore generale dell’assessorato alla cultura, la Soprintendente, il direttore dell’Istituto Centrale del Restauro e l’arcivescovo di Siracusa. Per il prestito dell’opera abbiamo già ricevuto il placet del Ministero della Cultura e del presidente Fondo edifici di culto, ente proprietario dell’opera». Sgarbi si scaglia contro la politica: «Il presidente Fugatti conosce nel dettaglio ognuno dei passaggi. Ho tutte le autorizzazioni scritte. Manca solo la data del trasferimento: l’inizio della mostra potrà variare tra il 25 settembre e il 15 ottobre, un periodo in cui il turismo in Sicilia, già fortemente limitato dal coronavirus, è pari a zero. Il sindaco di Siracusa non ha alcun potere e non può impedire nulla». Ma il sindaco di Siracusa, Francesco Italia , che già si era detto contrario allo spostamento del dipinto, non molla. E ribadisce la sua contrarietà.
Il sindaco Francesco Italia, con l’assessore alla cultura Fabio Granata , evidenzia: «La tela è preziosissima e fragile. Se qualcuno vuole trovare sponsor per un restauro saremo felici di questa opportunità, ma non è proponibile un prestito solo per la promessa di una teca e di un restauro non meglio specificato». Nessuna polemica con Sgarbi, assicura il primo cittadino di Siracusa, ma la necessità di ribadire il carattere identitario dell’opera, che rappresenta Santa Lucia, patrona di Siracusa. «La tela è uno dei tasselli fondamentali del nostro patrimonio artistico e una delle attrazioni più importanti di Siracusa - aggiunge - . L’identità culturale della Sicilia si difende non con i proclami, ma attraendo viaggiatori, non certo prestando le nostre opere più preziose e delicate».
Sgarbi se la prende anche con i consiglieri provinciali trentini, Luca Zeni e Alessio Manica , che hanno depositato un’interrogazione sul caso Caravaggio. «La mostra non sta per saltare - ribadisce Sgarbi - procederò a querele per diffamazione contro i consiglieri Zeni e Manica». Chiusa, per Sgarbi, pure la questione economica: «Per la mostra di Caravaggio sono stati stanziati 600mila euro, una cifra che è stata ridotta in ragione dell’emergenza Covid, ma che comprende i 350mila euro necessari al trasporto, la realizzazione della teca e la manutenzione necessaria. Quest’ultima cifra potrà variare sulla base di quanto sarà necessario fare sul dipinto, ma si tratta in ogni caso di un investimento che la regione Sicilia non potrebbe permettersi». Nessun dubbio sulla possibilità di danneggiare il quadro durante il trasferimento: «L’opera ora giace in uno stato terribile: contestualmente al trasporto il dipinto verrà restaurato e verrà costruita una teca per proteggerlo anche in futuro».
L’arcivescovo di Siracusa, Salvatore Pappalardo è stato già informato del progetto di Sgarbi e non ha espresso veti alla possibilità che il dipinto lasci Siracusa per il tempo dell’esposizione al Mart di Rovereto. Il parere positivo di Pappalardo (l’opera è della diocesi) è motivato dalla possibilità del restauro, che il vescovo definisce «non più procrastinabile e diversamente non finanziabile». Anche il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto , ha dichiarato che l’opera di Caravaggio «è patrimonio del mondo: gemellaggi e scambi sono sempre occasione di arricchimento».
Il ministro della Cultura Dario Franceschini , tirato in ballo da Sgarbi che insiste nel gire c’è il suo via libera all’operazione, non vuole commentare.
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